Titolo: Panama Papers
Titolo originale: The Laundromat
Un film di Steven Soderbergh con Meryl Streep, Gary Oldman, Antonio Banderas, Jeffrey Wright, Robert Patrick, David Schwimmer
Genere: commedia
Durata: 96 min
Ambientazione: Stati Uniti
Anno: 2019
Voto: 2,5/5
La vacanza dei sogni dei coniugi Martin si trasforma in un lampo in un dramma. La barca su cui Ellen (Meryl Streep) si trova per una gita, infatti, affonda tragicamente. Nell'incidente il marito perde la vita. La vedova inizierà così una difficile battaglia legale che la porterà a scoprire i segreti più sporchi di uno studio legale con sede a Panama City gestito da due istrionici personaggi di nome Jurgen Mossack (Gary Oldman) e Ramon Fonseca (Gary Oldman). Sono solo i retroscena di uno dei più grandi scandali finanziari di sempre.
L'ultimo lavoro di Steven Soderbergh arriva dalla 76esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia dove è stato presentato in concorso in anteprima. In seguito, il film è approdato direttamente sulla piattaforma di Netflix, approfittando semplicemente di una distribuzione limitata in sala. Panama Papers, questa l'esplicativa versione italiana del titolo originale The Laundromat, può contare su un valido regista, un cast a dir poco stellare e un tema scottante, perfetto per l'irriverenza del miglior Soderbergh. Tutto, però, fila davvero liscio?
Raggirare leggi e tasse è il gioco preferito della strana coppia in stile "Il gatto e la volpe" formata da Oldman e Banderas. I loro interventi sopra le righe con sfondamento della quarta parete dettano il ritmo della narrazione, introducendo lo spettatore alla vicenda con toni semplici e diretti e strappando amare risate anche nei passaggi più complessi della vicenda. La loro intesa è senza dubbio uno dei punti di forza di questa produzione insieme alla partecipazione di Meryl Streep, formidabile in ogni veste e spietata soprattutto sul finale. Le noti dolenti di questo film, tuttavia, sono sottili quanto difficili da sopportare.
Questo film, nonostante i suoi toni incalzanti e irriverenti, ricorda troppo altri titoli dai temi simili, in particolare La grande scommessa, pellicola di Adam McKay che in un inevitabile confronto oscura Panama Papers. Confronti esclusi, l'impianto di questo lavoro, per quanto accattivante ed efficace nel finale, non riesce davvero ad aggiungere qualcosa di nuovo, a trovare un'atmosfera fresca e almeno in parte inedita. Da un regista come Soderbergh si aspetto questo ma anche un guizzo in più, un dettaglio in grado davvero di fare la differenza. Panama Papers non sembra inserire questa marcia in più rimanendo "solo" un film ben confezionato, non indimenticabile e in parte deludente.
Soderbergh, come al solito, non dice molto di nuovo ma lo dice piuttosto bene: il film è divertente e godibile, ma non "graffia" più del necessario. Inevitabile il confronto con "La grande scommessa", dove però siamo su ben altri livelli...
RispondiEliminaNon sapevo che Soderbergh avesse già fatto un nuovo film, la base comunque è interessante ;)
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