SerialTeller
L'appuntamento di Stories. dedicato al piccolo schermo.
La cara vecchia(?) Netflix nei mesi passati insieme ha regalato gioiellini del piccolo schermo. Bene, questo è risaputo. I suoi titoli punta - Stranger Things, The Crown ecc. - sono spesso produzioni britannico-statunitensi. Più recentemente, tuttavia, gli amici della piattaforma di streaming hanno iniziato ad avventurarsi anche fuori dal loro rassicurante confine producendo e distribuendo anche altri show europei contraddistinti talvolta da tematiche e stili diversi da quelli abituali. Sono comparsi, così, La casa di carta, DARK, Marseille e pure Suburra. A questo elenco si aggiunge, ora, anche un titolo norvegese che sembra essere apparentemente sfuggito ai radar di molti: Grenseland.

8 episodi da 50 minuti seguono al gelido confine tra Norvegia e Svezia la storia di Nikolai (
Tobias Santelmann), poliziotto sempre alla ricerca della verità che ha accusato un suo superiore di corruzione. Dopo questo discusso caso, l'uomo viene coinvolto nelle indagini su un presunto suicidio nella sua cittadina di origine. Le condizioni in cui viene ritrovata la vittima, però, nutrono diversi sospetti: Nikolai intuisce che dietro a questa morte si nascondono diversi segreti. Si apre così un'indagine lunga, travagliata e talvolta ingannevole che porterà il protagonista a confrontarsi con i propri timori e le proprie aspettative, mettendo in discussione anche gli ideali più saldi. L'intreccio con le sue complesse vicende familiari complicherà ulteriormente la situazione.
A prima vista potrebbe sembrare l'ennesima narrazione a tinte noir scandinave. Beh, dopotutto, che c'è di male: nell'epoca post-Larsson questo genere ha giovato di un crescendo inarrestabile di appassionati lettori e spettatori. In Grenseland - Terra di Confine c'è molto più di volti cupi o corrucciati e fredde ambientazioni: questo show, seppur con qualche ingiustificata lungaggine sul finale, gioca letteralmente con le dinamiche delle indagine falsandone i passaggi più logici pur lasciando intravedere frammenti di verità. Può, però, la verità coincidere con un unico giudizio, con una giustizia limpida e inattaccabile? Le granitiche certezze di Niko iniziano a creparsi e il suo interprete lascia trasparire gradualmente tutto il suo dramma interiore, una lotta tra intuizione e lealtà enfatizzata dall'abile uso di contrasti cromatici nelle riprese e nelle location. La moderna Oslo si contrappone così ad un piccola località all'apparenza accogliente e amichevole.

Questa serie è un gioco di prospettive, di complesse e curate apparenze e di prese di posizione che determineranno il futuro di ciascun personaggio. Alcuni passaggi potranno sembrare lenti e faticosi ma la storia saprà ricompensare lo spettatore con sviluppi e svolte più che valide. Imperdibile per gli amanti del genere, consigliata ai 'profani' che potrebbero trovare nell'enigmatica struttura narrativa una valida alternativa ai più diffusi show.
Voto prima stagione: 7
Ti ho lasciato un premio QUI. :)
RispondiEliminaGrazie mille!! Passo subito :)
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