Passa ai contenuti principali

In primo piano

"Licorice Pizza" di Paul Thomas Anderson

  Titolo: Licorice Pizza Un film di Paul Thomas Anderson con Alana Haim, Cooper Hoffman, Sean Penn, Tom Waits, Bradley Cooper, Benny Safdie, Maya Rudolph, Skyler Gisondo, John C. Reilly Genere: commedia, drammatico, sentimentale Durata:  133 min Anno:  2021 Voto: 5/5 ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ San Fernando Valley, 1973. Disarmata da dimostrazioni di inaspettata sicurezza e maturità da parte di un adolescente, l'annoiata assistente fotografa venticinquenne Alana Kane ( Alana Haim ) accetta - non senza riluttanza - di uscire a bere qualcosa con il divertito e divertente attore quindicenne Gary Valentine ( Cooper Hoffman ), suo insistente corteggiatore. Tra improbabili slanci imprenditoriali e bisticci per imprevisti e incomprensioni reciproche, l'insolita coppia si avventura per le strade pulsanti dell'immaginario californiano degli anni Settanta sempre in corsa contro il tempo, cercando di trovare il proprio percorso e scopo in un mondo sopra le righe. Ma sullo sfondo di eccentrici episodi d

"The Shape of Water" di Guillermo del Toro

The Shape of Water

Titolo: The Shape of Water

Un film di Guillermo del Toro con Sally Hawkins, Michael Shannon, Richard Jenkins, Octavia Spencer, Michael Stuhlbarg, Doug Jones, Lauren Lee Smith

Genere: fantascienza, sentimentale, drammatico

Durata: 119 min

Ambientazione: Stati Uniti

Anno: 2017

Voto: 4/5

4

Un vinili di Benny Goodman oppure un 33 di Glenn Miller. Si posiziona con cura la puntina del giradischi e parte una musica avvolgente che vola fino ai lontani e nostalgici anni Sessanta a Baltimore, in un laboratorio statunitense dove si conducono strani esperimenti e si nascondo segreti e creature. In questo luogo lavora Eliza (Sally Hawkins), addetta alle pulizie muta che, segnata da anni di solitudine e silenzi, inizierà a stringere un legame con un essere anfibio (Doug Jones) catturato in Amazzonia e imprigionato dal governo per scopi pseudo-militari. In un clima teso in piena Guerra Fredda, tra spie e minacce, si snoderà una storia unica con un autentico sapore d'altri tempi.

Una scena del film

Se si immagina un cinema visionario, fatto di pura fantasia che si imprime su pellicola, è spontaneo pensare al nome di Guillermo del Toro, regista messicano che, a partire dagli anni Novanta, ha saputo incantare spettatori di ogni generazione con racconti magici, a volte horror, sempre conditi da un pizzico di gotico. Non sempre, però, ha convinto: a volte è sembrato mancare quel tocco in più (Crimson Peak) altre, invece, forse è stato eccessivo (Pacific Rim). Con The Shape of Water confeziona il suo film più riuscito dai tempi de Il labirinto del fauno, un gioiellino che contiene tutti i tratti distintivi dell'idea di cinema di del Toro e che coniuga generi complessi e rischiosi con un piglio fresco e mai banale con la complicità di un po' di fascino retrò: dopotutto, lo stesso regista ha dichiarato che per la creatura protagonista si è ispirato a Il mostro della laguna nera, un classico dell'orrore degli anni Cinquanta.

Una voce fuori campo introduce questo racconto come un narratore incanta con le parole delle fiabe un suo ascoltare. E' subito magia che fa tornare bambini con gli occhi sognanti e un po' lucidi vivendo un racconto in cui regnano le emozioni e i sentimenti. Dramma, humour e thriller si mescolano alla perfezione affrontando la cupa solitudine, disperazione ed incomprensione di ogni personaggio, dalla solitaria e strepitosa Eliza alla ironica collega - un'Octavia Spencer convincente anche se non al suo meglio -  passando per il malinconico vicino di casa e per il triste e ambiguo scienziato dedito alla causa. In tutto questo il colore, l'emozioni più positive, l'amicizia e l'amore fanno timidamente capolino con la scoperta dell'altro, della diversità come valore e della volontà di seguire le proprie idee.

Fede Stories.

Segui Stories anche su Facebook, Twitter e Instagram
La scintillante notte degli Academy Award si avvicina e, come da tradizione, torna il TOTO-OSCAR di Stories. Pensate di avere le idee chiare su chi conquisterà le statuette? Scatenatevi con i vostri pronostici sul post dedicato: chissà, potrebbe scapparci il premio! (Evento FB)

Commenti

  1. Hai fatto bene a sottolineare il ruolo della voce fuori campo, è fondamentale per introdurre il tono da fiaba. In genera siamo molto d’accordo, un film davvero bello, Guillermo è una sicurezza! ;-) Cheers

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' proprio quello l'incantesimo che, sin dalle prime sequenze, rende magica questa visione! Prevedo diverse statuette la notte del 4 marzo :D

      Elimina
  2. Questo lo andrò a vedere (ma prima tocca a Black Panther). Pacific Rim mi ha annoiato tantissimo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Black Panther è fissato per il weekend e ho aspettative altissime: spero non deluda!
      Quest'ultimo di Del Toro è un vero gioiellino che, tra fantasy e spystory, celebra soprattutto le atmosfere che solo il cinema sa ricreare :D

      Elimina
  3. Risposte
    1. Credo proprio che saprà conquistarti tra poesia e magia :D Fammi sapere!
      Un saluto,
      Fede.

      Elimina
  4. Mi interessa moltissimo questo lavoro di Del Toro, lo andrò a vedere sicuramente!
    Ottimo articolo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Kiral! Grazie :D
      Fai bene: secondo me è un must di quest'annata cinematografica!

      Elimina
  5. Lo vado a vedere Domenica e ho già lo stomaco in subbuglio! E' un mesetto che non aspetto altro!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Giusta attesa per un cast strepitoso e una messa in scena di altissimo livello!
      Aspetto un tuo parere settimana prossima allora :D

      Elimina
  6. Risposte
    1. La curiosità sarà ripagata al cinema, senza alcun dubbio! :D

      Elimina
  7. Non vedo l'ora di andarlo a vedere al cinema!
    Appena ho un pomeriggio libero, vado!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non perdertelo: al cinema è un'esperienza unica vissuta tra tradizione e fantasia :)

      Elimina
  8. Anche io l'ho visto al cinema a fine febbraio e devo dire che mi è piaciuto molto. Una fiaba che verrà ricordata :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già, del Toro ha saputo raccontare storie e temi importanti con l'incredibile poesia delle grandi fiabe. Sono convinta che questo film da Oscar, a differenza di molti altri, saprà superare la prova del tempo :)

      Elimina

Posta un commento

Le immagini e la musica pubblicate su questo blog sono copyright delle case editrici, degli autori e delle agenzie che ne detengono i diritti. Pertanto la loro pubblicazione totale o parziale non intende violare alcun copyright e non avviene a scopo lucro. Qualora i rispettivi Autori si sentano lesi nei proprio diritti, sono pregati di contattarmi e in seguito provvederò a rimuovere il materiale in questione.

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001.