Titolo: West Side Story
Un film di Steven Spielberg con Rachel Zegler, Ansel Elgort, Ariana DeBose, David Alvarez, Mike Faist, Corey Stoll, Brian D'Arcy James, Rita Moreno
Genere: musical, drammatico, sentimentale
Durata: 156 min
Anno: 2021
Voto: 4,5/5
⭐⭐⭐⭐💫
Manhattan, Upper West Side, 1957. Sullo sfondo delle decadenti case popolari del quartiere di San Juan Hill e la costante minaccia della palla demolitrice, due bande in guerra - i duri Jets di Riff (Mike Faist) e gli spavaldi Sharks portoricani di Bernardo (David Alvarez) - lottano per la supremazia. Dopo tanto tempo, con un combattimento una volta per tutte - chi vince prende il controllo del quartiere - un'inaspettata storia d'amore al ballo del liceo tra l'ex attaccabrighe dei Jet, Tony (Ansel Elgort), e la sorellina di Bernardo, Maria (Rachel Zegler), prepara il terreno per una guerra di territorio senza esclusione di colpi. Ma cos'è una gang senza il suo territorio? E soprattutto, quando il futuro è incerto, cos'è la speranza senza l'amore?

Il musical sembra rivivere un momento d'oro a Hollywood. Dopo la falsa (ri)partenza annunciata in pompa magna con il caso - poi rivelatosi isolato - di La La Land, il genere sembra aver ritrovato una sua forma ideale che si nutre di tradizione in celluloide e sogni di rinascita al cinema e con il cinema. Non sorprende che questo nuovo (atteso) capitolo sia guidato da un vero maestro della magia della settima arte nel suo senso più ampio, accogliente e spesso popolare: Steven Spielberg. West Side Story era, sulla carta, un progetto fuori tempo massimo, un capriccio di un regista che, con una virata per molti megalomane, rielaborava un grande classico come quello del 1961 entrato nella storia con ben 10 Oscar conquistati su 11 candidature. Un'impresa quasi impossibile che nella sua realizzazione, però, ha dimostrato tutta la sua necessità e bellezza.
Dinamismo, movimento e pura celebrazione del cinema come arte completa: sin dalle prime sequenze di apertura è chiara questa dichiarazione di intenti a opera del regista di Cincinnati che porta con sé il pubblico nel cuore della storia al fianco di Maria e Tony. Il materiale originale trova una nuova forma, quella puramente cinematografica in grado di sfruttare spazi e profondità proprio al contrario di quanto accaduto con l'adattamento di Robert Wise che rimaneva profondamente ancorato alla dimensione teatrale del musical. Rimanendo fedele alle sue ispirazioni, inoltre, questa nuova versione riflette con autenticità sulle trasformazioni urbane che hanno plasmato generazioni e intere comunità. Forse, la vera parola chiave di questa reinterpretazione della storia è, infatti, comunità, in contrasto con quello che la narrazione di ispirazione shakespeariana potrebbe forse suggerire.

Riflettendo con consapevolezza proprio sul concetto di comunità, la sceneggiatura firmata Tony Kushner trova proprio il perfetto equilibrio tra scoppiettanti singolarità e avvolgenti identità collettive. Alle sue precedenti sceneggiature di spielberghiana fattura con vocazione storica, Kushner aggiunge infatti questa approfondendo il contesto delle minoranze e affidando al background di personaggi come Maria, Bernardo e soprattutto Anita il compito di ritrovare una maggiore genuinità dell'intera comunità latino-americana, con tutte le sue esigenze, i suoi desideri e i suoi contrasti. Un'ispirata rilettura di un classico con queste premesse, tuttavia, non sarebbe stata così efficace senza un cast composto quasi esclusivamente da nuove e giovani voci. Su tutte, però, svetta l'incredibile Ariana DeBose che, dopo i successi a Broadway, arriva sul grande schermo con un personaggio viscerale e travolgente, un'Anita che non teme il confronto con quella di Rita Moreno - qui presente in un ruolo che è un emozionante omaggio all'esperienza e all'eredità del 1961.
Pur parlando spesso dell'inevitabile confronto con il precedente adattamento, West Side Story di Spielberg esiste e affascina come titolo indipendente, come storia fresca e avvolgente. Questa è la perfetta testimonianza di cosa sia il cinema, quale sia il suo obiettivo e quanto questo sia più necessario che mai.
Molto bello a livello tecnico, con un ottimo cast di supporto (che ho preferito, di gran lunga, ai due protagonisti), ma forse un po' vecchio a livello di trama, non proprio entusiasmante.
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