Titolo: Get Duked!
Un film di Ninian Doff con Samuel Bottomley, Viraj Juneja, Rian Gordon, Lewis Gribben, Eddie Izzard, Kate Dickie, Georgie Glen, James Cosmo
Genere: commedia nera
Durata: 87 min
Ambientazione: Regno Unito
Anno: 2019
Voto: 4/5
Dean (Rian Gordon), Duncan (Lewis Gribben) e DJ Beatroot (Viraj Juneja) sono tre ragazzini scozzesi che hanno saputo distinguersi a scuola e non solo per i loro comportamenti problematici. Tendenze piromani e pesanti dosi di sostanze allucinogene hanno condotto questo strampalato trio all'iscrizione - forzata - al leggendario Duke of Edinburgh Award, competizione dedicata i più giovani che richiede di superare alcune prove e percorsi nelle Scottish Highlands. A loro si unirà anche Ian (Samuel Bottomley), introverso e timido ma estremamente motivato a portare a termine la missione per ottenere l'ambito riconoscimento finale. L'improbabile squadra si avventurerà con leggerezza nell'iconico scenario scozzese ma presto scoprirà che qualcuno di estremamente pericoloso e minaccioso è sulle loro tracce.

Humour nerissimo e hip hop scatenato sono gli ingredienti principali di un gioiellino che arriva direttamente dalla Scozia più profonda. Get Duked! è una creatura eclettica che nel corso del 2019 ha travolto con il suo spirito allucinato i più importanti festival di cinema indipendente: dal South by Southwest all'Edinburgh International Film Festival passando anche per Rotterdam. In Italia ha fatto il suo debutto direttamente nel catalogo di Prime Video in modo piuttosto silenzioso nonostante il suo fragoroso potenziale. Le premesse per un progetto scoppiettante erano già ampiamente intuibili sulla carta: alla regia di Boyz in the Wood - questo è il titolo con cui originariamente era stato annunciato il film - figura infatti Ninian Doff al sua debutto in "sala" dopo essersi fatto le ossa nel mondo dei videoclip con collaborazioni con artisti del calibro di Migos, The Chemical Brothers e Kasabian.
Proprio il suo ultimo corto musicale - quello di
Out of Sight dei Run the Jewels - è legato a doppio filo con questo lungometraggio d'esordio. Nei tre minuti di videoclip, infatti, si ritrovano già gli elementi cardine di
Get Duked. Quest'ultimo però trova respiro ancora più ampio nella sua forma cinematografica dove alle atmosfere musicali scatenate e alle intuizioni estetiche legate a trip dei protagonisti si aggiunge una durissima e spregiudicata critica nei confronti della società attuale, con particolare attenzione per quella britannica.

Quelle che inizialmente potrebbero sembrare delle banali e farsesche composizioni hip hop di DJ Beatroots con l'avanzare della narrazione si dimostrano taglienti versi con l'esplosione di rivendicazioni e insoddisfazioni del brano che prende il nome dal titolo. Attraverso il testo di Get Duked il film riesce a sferrare il colpo letale, a dare definitivamente forma alla critica nei confronti di una società di "adulti" che guarda con disprezzo, pregiudizio oppure paternalismo alle nuove generazioni. I ragazzi protagonisti, loro malgrado, diventano portavoce di un'intera generazione da sempre sottoposta a pressioni costanti che non ascoltano desideri e speranze e a dinamiche di presunti valori e ideali ormai obsoleti sbandierati come irrinunciabili strumenti per affrontare una "realtà" sempre più distante dalla verità. Proprio come una competizione "da boy scout" fondata nel 1956 che tuttora viene considerata un attestato di valori che "rendono adulto un ragazzino". Evidentemente qualcosa non funziona correttamente e la critica goliardica a questo sistema, con tutte le sue libertà e piccole ingenuità, è semplicemente irresistibile con il suo ritmo perfettamente funzionante.

Sembra una bomba, lo guarderò!
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