Titolo: Little Fires Everywhere
Cast: Kerry Washington, Reese Witherspoon, Joshua Jackson, Rosemarie DeWitt, Lexi Underwood
Genere: drammatico
Episodi: 8
Voto: 2,5/5
Negli anni Novanta, Mia (Kerry Washington), una donna dal passato misterioso e dal futuro altrettanto criptico, si trasferisce insieme alla figlia nella cittadina di Shaker Heights, città di fondazione organizzata e pianificata in ogni dettaglio. La giornalista Elena (Reese Witherspoon), prima residente della zona incontrata da Mia, rappresenta alla perfezione la filosofia alla base di questa piccola comunità dell'Ohio. La collisione tra due mondi opposti potrebbe dare vita a una storia inaspettata e imprevedibile.
 |
Foto: The Hollywood Reporter |
Tratta dall’omonimo bestseller di Celeste Ng, l’ultima attesa produzione di casa Hulu vede in prima linea Reese Witherspoon e Kerry Washington nei panni di due protagoniste estremamente diverse nel vivo degli anni Novanta. La prima, Elena, é una donna con ambizioni infrante e prospettive piegate ai doveri familiari. Ogni istante della sua vita, accuratamente programmata e curata in ogni dettaglio, é dedicato alla sua famiglia e, soprattutto, a come essa appare agli occhi degli altri. Il personaggio della Washington, Mia é invece una figura sfuggente, dall’intuibile passato segnato da avvenimenti fuori dal comune che la costringono a una vita quasi da nomade insieme alla figlia Pearl con cui ha un legame viscerale. L’incontro tra queste due personalità - e interpreti - agli antipodi prometteva scintille ma, in conclusione, si è rivelato un semplice fuoco fatuo che definisce il flop di un prodotto potenzialmente intrigante come Little Fires Everywhere.
.
Una narrazione confusa più del necessario consuma il potenziale da thriller psicologico appesantendo la messa in scena già fortemente penalizzata da interpretazioni troppo sopra le righe che spesso conducono a una recitazione quasi urlata e ingombrante ma incapace di fare riflettere. Le due attrici di punta sembrano intrappolate in scialbi stereotipi incapaci di mettere in moto il racconto trovando il giusto calore per avventurarsi tra temi scottanti. La quantità di problematiche sociali affrontate, inoltre, sembra quasi voler nascondere una sostanziale mancanza di cognizione di causa. Le buone ma superficiali intenzioni e il bruciante desiderio di assurgere a prestige drama à la HBO si traducono quindi in una miniserie frettolosa e inconcludente capace solo di fare leva sul guilty pleasure involontario.
Commenti
Posta un commento