Titolo: The Loudest Voice
Cast: Russell Crowe, Seth MacFarlane, Sienna Miller, Simon McBurney, Annabelle Wallis, Aleksa Palladino, Naomi Watts
Genere: drammatico, biografico
Episodi: 7
Voto: 4/5
Roger Ailes (Russell Crowe) è la mente dietro al discusso progetto di Fox News, una delle maggiori emittenti statunitensi nell'ambito delle notizie e dei telegiornali. Dal 1996, Ailes, convincendo Rupert Murdoch prima e trovando forti legami politici poi, ha costruito un impero contrassegnato da toni taglienti, giornalismo d'assalto e palinsesti autoritari. Un'ombra sempre più inquietante, tuttavia, negli anni ha avvolto la figura di Ailes, abile stratega mediatico ma anche predatore sessuale di decine di donne rimaste nel silenzio per quasi due decenni.
Nell'era del MeToo hanno trovato spazio prodotti per il piccolo e il grande schermo diretti da donne ma soprattutto storie in grado di affrontare la tematica delle molestie sessuali in più ambiti. Non sempre, tuttavia, il risultato è stato convincente a causa di trattazioni superficiali o artificiose. Recentemente, tuttavia, Apple TV+ con The Morning Show ha cambiato le regole dei giochi con una prima stagione capace di affrontare il fenomeno senza ipocrisia, avventurandosi tra dinamiche collettive e non innescate da rivelazioni o semplici sussurri. Nello show di Jennifer Aniston e Reese Witherspoone, però, il "mostro" è un'ombra, ingombrante e costantemente incombente nonostante il minutaggio di Steve Carrell ridotto all'osso.
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Foto: Sky |
In The Loudest Voice il colpevole, però, è in carne ossa, dalla sostanza tronfia e repellente, e ha il volto di un Russell Crowe quasi irriconoscibile. La produzione Showtime sceglie di seguire da vicino la figura di Roger Ailes mostrandone duramente il modus operandi e la "realtà alternativa". I sette episodi della serie ripercorrono le tappe fondamentale dell'ascesa di Ailes mettendo al centro del piccolo schermo, suo habitat naturale dal dietro le quinte, il personaggio di Russell Crowe, strepitoso nell'interpretare un uomo astuto nel comprendere le dinamiche della comunicazione quanto ripugnante nel relazionarsi con colleghe e collaboratrici. Le vittime di queste relazioni prede-predatore La pecca di questa miniserie, comunque di ottimo livello, riguarda la mancata promessa di raccontare il suo argomento chiave. Le tematiche legate al controllo dell'informazione, alla manipolazione della notizia e alle scelte morali legate, infatti, prendono il sopravento e risultano decisamente più interessanti, lasciando ulteriormente in secondo piano le donne di questa storia. Nonostante questo la narrazione, con la sua avvincente struttura episodica che riflette su più importanti avvenimenti della politica statunitense recente, sa quali pulsanti premere, trovando nel protagonista, animato da un'interpretazione viscerale e totale, il suo più grande punto di forza e di prestigio.

Che poi solo ora scopro che il film Bombshell tratta dello stesso fatto, la storia Getty (la serie e prima ci fu il film) si ripete..
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