Titolo: Dolor y gloria
Un film di Pedro Almodovar con Antonio Banderas, Penelope Cruz, Asier Etxeandia, Leonardo Sbaraglia
Genere: drammatico
Durata: 108 min
Ambientazione: Spagna
Anno: 2019
Voto: 3,5/5
In una Spagna sospesa nel tempo grazie all'incanto del grande schermo, Salvador Mallo (Antonio Banderas) è un regista amato da pubblico e critica che vive un momento di profonda crisi psicologica e professionale. L'uomo, segnato anche da un malessere malinconico, sembra aver ormai rinunciato a cercare ancora ispirazioni per riaccendere il suo talento e la sua arte. Una serie di inaspettati incontri, tuttavia, rimette in discussione sia certezze che dubbi di Salvador, costretto quindi a ripercorrere i momenti salienti della sua vita tra passato, presente e futuro.
Il cinema di Pedro Almodovar è una creatura istrionica che si divide tra odio e amore. Non sempre il regista spagnolo ha saputo incantare, rifuggendo anche con troppa insistenza equilibri necessari. Con Dolor y gloria, l'autore forse non firma la sua opera più ambiziosa ma sicuramente la più difficile e faticosa. La componente fortemente autobiografica - alla base della maggior parte del film - implica necessariamente un coinvolgimento ancora più profondo non solo per il regista nel processo creativo ma soprattutto per il pubblico che per la prima volta avrà uno sguardo privilegiato, intimo sulla sofferenza e il dolore di Almodovar e del suo alter ego Mallo, figura fittizia che solo un collaboratore di lunga data come Antonio Banderas poteva interpretare.

Almodovar confeziona così un'opera onesta e, proprio per questo, non sempre accomodante, costruita interamente su un Banderas assolutamente protagonista, vero animo tagliente della narrazione che in parte schiaccia ogni altro personaggio. La difficile altra faccia della medaglia del successo, forgiata da malattia, depressione e decadenza, rotea in scena dando nuove sfumature al cinema del regista iberico e rendendolo finalmente completo. L'operazione, che, tuttavia, riesce anche a raccontare con delicatezza amore e legami, si può dire riuscita grazie soprattutto all'abilità di tessere una trama in cui film e realtà si fondono, passione per le storie e narrazione stessa si intrecciano per accendere una riflessione sulla vita che lascia il segno.
L'ho visto pochi giorni prima della cerimonia degli Oscar e mi è piaciuto un casino. Coinvolgente, emozionante, commovente, riflessivo e con un'interpretazione di Banderas da Oscar.
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