Titolo: The Farewell
Un film di Lulu Wang con Awkwafina, Tzi Ma, Diana Lin, Zhao Shuzhen, Lu Hong
Genere: drammatica, commedia
Durata: 100 min
Ambientazione: Cina, Stati Uniti
Anno: 2019
Voto: 2,5/5
In una New York confusa e fredda si avventura Billi (Awkwafina), una ragazza cinese trasferitasi negli Stati Uniti nell'infanzia. Tra delusioni e obbiettivi sfuggenti, la giovane riceverà una notizia sconvolgente: l'adorata nonna Nai Nai (Zhao Shuzen), che vive ancora in Cina, sta morendo per un cancro. Tutti i familiari, tuttavia, hanno scelto di rispettare una strana tradizione cinese per cui l'anziana donna non dovrà mai conoscere la verità sulla sua salute. Il cugino di Billi, tuttavia, organizza un frettoloso matrimonio che permetterà a tutti i familiari di trascorrere per un ultima volta dei piacevoli momenti insieme all'amata nonna.

Il cinema asiatico quest'anno ha regalato non poco sorprese consolidando il suo ruolo nel panorama cinematografico internazionale. Nonostante questo, dopo una fugace apparizione alla Festa del Cinema di Roma, The Farewell, produzione cino-statunitense, rischiava di non approdare nei cinema italiani. Sulla scia dell'entusiasmo dei critici Oltreoceanno - che non hanno risparmiato recensioni a pieni voti - e delle nomination ai premi più seguiti, il film di Lulu Wang è arrivato rimanendo un po' in sordina.
Il tema familiare e lo spunto di partenza rappresentano senza alcun dubbio il fulcro originale della storia oltre che il vero potenziale della produzione. E' interessante infatti osservare come il tema del lutto venga affrontato intrecciandosi con tradizioni e osservanze diametralmente opposte a quelle del mondo occidentale, non più - forse - così abituato alla sacralità dei momenti cruciali della vita di un individui. La messa in scena risulta quindi curiosa nel mostrare una famiglia fuori dagli schemi, intrappolata da una bugia che, allo stesso tempo, è un grande dilemma che pone interessanti interrogativi sull'equilibrio tra la felicità di un proprio caro e l'onestà della trasparenza.

Lulu Wang, alla regia, al soggetto e alla sceneggiatura, sembra aver curato davvero ogni dettaglio. Tuttavia, il film ha un grande e letale problema. L'intero impianto narrativo, infatti, è basato sul personaggio di assouluta protagonista di Awkwafina, unico volto davvero noto del cast. La ragazza, però, non trova il carisma e l'espressività giusta per trasportare sulle sue spalle il film compromettendo la riuscita del film cucito su di lei e, soprattutto, sprecando una grande occasione. La sua mono-espressione della durata di 100 minuti, purtroppo, oscura tutti i lati positivi del film.
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