Titolo: Killing Eve
Cast: Sandra Oh, Jodie Comer, Fiona Shaw, Darren Boyd, Owen McDonnell
Genere: drammatico, spionaggio, dark comedy
Stagione: 2
Episodi: 8
Voto: 4,5/5
La vita di Eve Polastri (Sandra Oh) è ormai completamente sconvolta: il nuovo ruolo di rilievo nell'MI5 e la caccia alla geniale Villanelle (Jodie Comer) hanno lasciato profondi segni nella quotidianità della donna cambiandola per sempre. Il pericolo di un nuovo confronto con la brillante assassina sembra lontano e superato. Tuttavia, alcuni indizi lasciano intuire ad Eve che il suo lungo inseguimento non ha ancora raggiunto la conclusione e che la sua vita potrebbe essere ancora in serio pericolo.
La prima stagione dello show firmato BBC Killing Eve era stata folgorante con le sue dinamiche incalzanti e, soprattutto, con un intreccio interamente costruito su un carismatico duo protagonista. Il meccanismo di continui inseguimenti gatto-topo, tuttavia, avrebbe potuto funzionare ancora a lungo? La seconda stagione con otto nuovi episodi era già pronta ad un'accoglienza tiepida da parte degli appassionati, intimoriti dalla possibilità di una continuazione sbiadita e svogliata. La sceneggiatrice e ideatrice dello show Phoebe Waller-Bridge, tuttavia, ha tenuto saldamente il controllo della produzione e, curando ogni minimo dettaglio, ha confezionato una nuova stagione scintillante, appassionante ma soprattutto di altissimo livello sotto ogni aspetto.
Se ancora l'idea di questi nuovi episodi vi lascia perplessi, provate a pensare che qui Villanelle, già adorata nelle prima stagione, è ancora più folle, imprevedibile e irresistibile. Il suo carattere esuberante in questa seconda stagione sarà messo duramente alla prova dal confronto-scontro con un ottimo avversario, il brillante co-protagonista Henry Lloyd-Hughes. E' lei il fulcro dell'azione e l'elemento magnetico in grado di catalizzare l'attenzione. Questo, tuttavia, non implica il fatto che Sandra Oh non sia all'altezza della sua controparte sul piccolo schermo: le due attrice trovano una splendida intesa in grado di giocare su ambiguità, tensione e adrenalina. Facile, quindi, rimanere incollati allo schermo con la curiosità di scoprire le prossime avventure delle due protagoniste. Il rischio di ripetersi nei temi e nelle situazioni viene quindi scongiurato da una sceneggiatura che crea l'habitat ideale delle due figure protagoniste, arricchendo avvenimenti e svolte narrative mai banali con un frizzante black humour mai troppo sopra le righe. Tra un'elegante ripresa sui canali di Amsterdam ed una fuga adrenalinica lungo i vicoli romani, la strategia per una delle migliori serie dell'anno funziona alla perfezione.
Piaciutissima, anche poi della prima!
RispondiEliminaConcordo: ha proprio una marcia in più! :)
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