Titolo: La favorita
Titolo originale: The favourite
Un film di Yorgos Lanthimos con Olivia Colman, Emma Stone, Rachel Weisz
Genere: storico, drammatico, grottesco
Durata: 120 min
Ambientazione: Regno Unito
Anno: 2018
Voto: 3,5/5
La regina Anna di Gran Bretagna (Olivia Colman) è una sovrana volubile e indecifrabile. Decine di ambigue figure popolano la sua corte con il loro bagaglio di ambizioni, ossessioni e, soprattutto, smanie di potere. Al fianco della regina, però, c'è sempre la fidata consigliera Sarah (Rachel Weisz), donna determinata che sa come interpretare i capricci di Anna piegandoli spesso a proprio favore. Una nuova inossidabile figura, tuttavia, fa la sua comparsa sul palcoscenico del palazzo: la giovanissima Abigail (Emma Stone), forgiata da anni di soprusi, è pronta a portare tutta la sua spregiudicatezza per conquistare i favori della sovrana.
Yorgos Lanthimos irrompe nuovamente sul panorama cinematografico internazionale con la sua terza pellicola segnata interamente da una produzione internazionale. La favorita lascia alle spalle la carica tragica de Il sacrifigio del cervo sacro e quella velatamente ironica di The Lobster per concentrarsi interamente con venature grottesche su una storia declinata al femminile. In un'epoca di ostacoli e inganni per le donne, la figura della regina Anna - realmente esistita all'alba del XVIII secolo - diventa il simbolo di tutte le incongruenze del ruolo della donna nella società. Una spettacolare Olivia Colman regala una performance grandiosa ai limiti. La sua Anna occupa la posizione di maggiore prestigio e potere ma è ancora vittima di condizioni e situazioni che la rendono una pedina nelle mani di altri. Prendono così il sopravvento personalità ancora più ambigue e spregiudicate come quelle della Weisz e della Stone, donne disposte a tutto pur di ritrovare l'antico prestigio diventando favorite. L'illusione di avere il controllo, tuttavia, potrebbe svanire da un momento all'altro lasciando chiunque in balia delle proprie ossessioni.
Quest'ultima pellicola di Lanthimos è una nota insolita nel curriculum del regista greco. Gli interpreti prendono il completo controllo della scena e si scatenano in interpretazioni di altissimo livello ma... A fine visione resta ancora qualche dubbio. Questa volta non c'è più il tema ostico della tragedia classica che, nonostante tutto, da queste parti era stato apprezzato. Per tutta la durata di questa nuova prova cinematografica, impeccabile sotto ogni aspetto tecnico, sembra sempre mancare quel dettaglio in più in grado di colpire e affondare. Proprio quando tutto sembra essere pronto ad esplodere, un pretenzioso virtuosismo fine a se stesso smorza la tensione e impedisce di creare la giusta atmosfera. Si tratta, ovviamente, di un pensiero personalissimo che, tuttavia, porta chi vi scrive ad apprezzare questo film senza eccessivo entusiasmo. Difficile anche spiegare il motivo: rimane solo la sensazione di avere assistito ad un pregiato esercizio di stile che, tuttavia, rimane fin troppo oscuro e criptico.

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Per saperne di più:
Migliore attrice protagonista a Olivia Colman
Nel mio caso, invece, è stato il Lanthimos in salsa black comedy che ho meglio messo a fuoco. Accanto a Roma, degli Oscar, letteralmente il mio favorito. 😊
RispondiEliminaPurtroppo non è la mia pellicola favorita, anzi, in generale si rivela una parziale delusione nonostante sia impossibile non riconoscere l'altissimo livello! E allora… forza ROMA! ;)
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