Titolo: Bohemian Rhapsody
Un film di Bryan Singer con Rami Malek, Lucy Boynton, Gwilym Lee, Ben Hardy, Joseph Mazzello
Genere: biografico, drammatico, musicale
Durata: 134 min
Ambientazione: Regno Unito
Anno: 2018
Voto: 3/5
Dagli anni Settanta fino al successo dei grandi tour internazionali: tutto ha avuto inizio in un pub londinese che rese possibile l'incontro tra Freddie Mercury (Rami Malek), Brian May e Roger Taylor. Ai tre, più tardi, si aggiungerà il bassista John Deacon componendo il leggendario quartetto dei Queen, una rock band che in due decenni di piena e fervente attività ha saputo lasciare un segno indelebile nella storia della musica.
Difficile aggiungere altro alle mille parole spese nelle ultime settimane su Bohemian Rhapsody. Il film sugli anni più iconici dei Queen e, soprattutto, del loro front-man Freddie Mercury ha infranto ogni record di pubblico e botteghino in Italia e all'estero andando contro ogni più tiepida previsione dei critici. I brani dei Queen sono tornati in cima alle classifiche di streaming e sono approdati anche nelle cuffiette dei più giovani. Merito di un film riuscito? A mente lucida è interessante riflettere su ciò che più colpisce di questa pellicola.
No, non si può dire che si tratti di un brutto film semmai di un bio-pic senza alcuna particolare caratteristica, nessun guizzo narrativo in grado di far gridare al capolavoro. Al centro della scena, però, c'è un Rami Malek davvero spettacolare, calato alla perfezione nell'universo di Mercury e nelle note degli indimenticabili brani dei Queen. Sono questi ultimi la vera potenza del film: note in grado di trascinare chiunque, anche il più scettico, sul palco del Live Aid a battere il tempo e a cantare a squarciagola. Le sequenze musicali dei concerti sono splendidamente orchestrate a livello di coinvolgimento emotivo oltre che curate in ogni minimo dettaglio. Fino a dove arriva allora il merito di cast, sceneggiatori e regista? Ecco, chi vi scrive, a distanza di un mese dalla visione, riconosce la grande performance di Malek ma fatica a ricordare una semplice scena del film al di fuori di quelle grandiose sul palco. E' vero: forse la storia del cinema, pop e non, è fatta di grandi sequenze. Tuttavia, a fare la differenza tra un buon film d'intrattenimento ed un titolo davvero indimenticabile sia la sua completa riuscita. I numeri sono avversi e forse questa voce è un po' fuori dal coro ma...

Per saperne di più:
Bella recensione. Film salvato dalle canzoni e dall'interpretazione straordinaria di Rami Malek, per il resto un po' troppo edulcorato e un po' troppo santino di Freddie Mercury per quanto mi riguarda.
RispondiEliminaGuarda, hai centrato in pieno il problema del film: Freddie Mercury o i Queen? Qui, a un certo punto del film, si è un po' perso l'obiettivo a mio parere...
EliminaPur non essendo un capolavoro mi sa che è già entrato nella storia questo film..oggi leggevo ben due articoli su due quotidiani diversi che lo celebravano...
RispondiEliminaPer intrattenere, intrattiene ma... Insomma, ben venga il fatto che è riuscito a riempire le sale facendo riscoprire il piacere di andare al cinema :D
EliminaCi sta, in molti la pensiamo così. Ma il film, non si può negarlo, è piacevole già solo per quelle sequenze ed è forse il motivo per cui un sacco di gente è andata a vederlo, chiaramente dopo un efficace passaparola...
RispondiEliminaIl passaparola ha giocato davvero un ruolo fondamentale in questo film che, se fosse stato giudicato semplicemente dalla travagliatissima produzione, sarebbe andato incontro ad un destino ben diverso. E' stato un po' un film-evento ma in un senso diverso da quello dello scorso anno di Loving Vincent: la musica e le immagini si sono incontrate riuscendo ad appassionare e a travolgere con grande ritmo anche i meno appassionati dei Queen, rendendo davvero chiunque protagonista in una strana forma di concerto cinematografico a cui, altrimenti, era impossibile assistere. C'è una sorta di sensazione di esclusività, insomma. Ha funzionato bene e ha riportato il pubblico nelle sale. Difficile lamentarsi di questo ;)
EliminaCerto che è strano vedere Bryan Singer girare un film di questo genere..
RispondiEliminaEh sì, il lungo viaggio degli ultimi anni nel mondo degli X-Men sembrava averlo portato su binari ben diversi. E invece… Efficace comunque :)
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