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"Licorice Pizza" di Paul Thomas Anderson

  Titolo: Licorice Pizza Un film di Paul Thomas Anderson con Alana Haim, Cooper Hoffman, Sean Penn, Tom Waits, Bradley Cooper, Benny Safdie, Maya Rudolph, Skyler Gisondo, John C. Reilly Genere: commedia, drammatico, sentimentale Durata:  133 min Anno:  2021 Voto: 5/5 ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ San Fernando Valley, 1973. Disarmata da dimostrazioni di inaspettata sicurezza e maturità da parte di un adolescente, l'annoiata assistente fotografa venticinquenne Alana Kane ( Alana Haim ) accetta - non senza riluttanza - di uscire a bere qualcosa con il divertito e divertente attore quindicenne Gary Valentine ( Cooper Hoffman ), suo insistente corteggiatore. Tra improbabili slanci imprenditoriali e bisticci per imprevisti e incomprensioni reciproche, l'insolita coppia si avventura per le strade pulsanti dell'immaginario californiano degli anni Settanta sempre in corsa contro il tempo, cercando di trovare il proprio percorso e scopo in un mondo sopra le righe. Ma sullo sfondo di eccentrici episodi d

SerialTeller #93 - Sharp Object

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L'appuntamento di Stories. per il piccolo schermo.

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Solo un anno fa, Jean-Marc Vallée accendeva la miccia di una silenziosa rivoluzione per il piccolo schermo. Con ben 5 Emmy nelle principali categorie, Big Little Lies è stata una delle grandi rivelazioni del 2017, talmente esplosiva da portare alla realizzazione di una seconda imprevista stagione. Pochi mesi dopi, Vallée ha messo ha avviato un altro ambizioso progetto, un adattamento di un romanzo di Gillian Flynn, già celebre per il grande successo di Gone Girl. La nuova miniserie HBO ha assunto contorni ancora più interessanti quando per il ruolo della protagonista è stata scelta una delle interpreti più appassionanti degli ultimi anni: Amy Adams.

Sharp Objects
Frammenti di una vita lontana, di un'esistenza che non sembra nemmeno la propria: ogni ricordo di un'adolescenza tormentata riaffiora nella mente di Camille Preaker (Amy Adams), giornalista di cronaca nera tornata nella città natale di Wind Gap per indagare su un misterioso caso di omicidi che ha sconvolto l'intero Missouri. L'improvvisa scomparsa di un'adolescente torna a far luce su un evento che ha segnato duramente la famiglia Preaker quando la protagonista era solo una ragazza. Non tutto, però, sarà chiaro e limpido: i segreti di una famiglia e di una piccola ma crudele cittadina non rimarranno a lungo sepolti sotto anni di silenzi e pregiudizi. Il rapporto di Camille con l'austera madre Adora (Patricia Clarkson) e con la frivola sorella minore Amma (Eliza Scanlen), puntata dopo puntata, diventeranno le chiavi di lettura di un mistero che, altrimenti, non sarebbe interpretabile.

E' difficile orientarsi nel labirinto di sensazioni e memorie in cui si è trascinati dopo pochi minuti di visione. Quegli intrecci di situazioni, incomprensioni e tanti errori è la complessa personalità di una protagonista strepitosa con cui non si fatica a stringere un legame, l'unica costante su cui contare in un'equazione che illude e continua a giocare con le variabili a disposizione. Amy Adams è inarrivabile nei panni di Camille: non incarna il semplice e, spesso, fin troppo comodo stereotipo di donna forte, indistruttibile e vendicativa che le vicende di cronaca e non hanno quasi imposto nel mondo multimediale. La protagonista è fragilissima, ha un animo andato in mille pezzi taglienti proprio come il titolo di questa serie: ogni sua rivelazione è tagliente, ogni sua caduta colpisce in profondità. Nonostante questo, la Adams riesce a donare anche dolcezza ad un personaggio così complesso e così riuscito. Non certo semplice eh.

Fonte: HBO
Vallée, come pochi prima e dopo di lui, porta sul piccolo schermo donne autentiche nelle loro controversie, con i loro mille difetti. Basta poco per rimanere affascinati da questi personaggi magnetici. Oltre alla Adams, infatti, bisogna assolutamente ricordare Patricia Clarkson e la giovanissima Eliza Scanlen: i loro dialoghi e scambi di battute e occhiate dettano il ritmo di una tensione incalzante che non lascia scampo grazie anche al sostegno di un'ottima colonna sonora. Il montaggio frenetico e una fotografia sfumata e claustrofobica fanno il resto creando sin dalla sequenza d'apertura la giusta atmosfera di inquietudine per uno tra i migliori prodotti televisivi di questa stagione di alti e bassi.

Voto mini-serie: 8/9


Fede Stories.

Per saperne di più:

Commenti

  1. Purtroppo, so bene di essere l'unica voce fuori dal coro, l'ho trovato di una piattezza e una prevedibilità ingiustificate. Una storia così, fragile, non aveva bisogno di otto episodi di un'ora per dipanarsi: pregi e difetti di una serialità che, perdona il gioco di parole, si prende troppo, troppo sul serio.

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    1. Eh, ho letto le tue impressioni non solo tiepide ma proprio freddine. Invece io ho apprezzato proprio questo prendersi i propri tempi, avventurarsi in ogni possibile situazione e spezzettare i pensieri di ciascun personaggi. Sì, i toni sono molto seri e cupi ma credo sia l'atteggiamento giusto per approfondire e costruire storia e personaggi nel giusto numero di episodi. Ben vengano le voci fuori dal coro: sono quelle che non si limitano alla superficie dell'argomento ;)

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  2. Ciao! Io questa serie l'avevo sempre snobbata perché il libro non mi aveva fatto impazzire e quindi avevo deciso di mettere una pietra sopra a tutto: alla serie tv e all'autrice. Però il tuo post è riuscito a farmi tornare la curiosità! Credo che proverò a guardare il primo episodio :)

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    1. Conto comunque di recuperare il libro in tempi brevissimi: lo stile della Flynn mi ha già intrigato molto in "Gone Girl" e quindi spero di trovare un altro piccolo cult. Felice di averti incuriosito: sono sicura che basteranno pochi minuti per convincerti ;)

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  3. Lo sto seguendo in questi giorni su Sky, quindi sono un po' indietro, ma posso già confermare di essere d'accordo con te al cento per cento.
    Amy Adams da favola, come sempre! *___* E dopo "Big Little Lies" e "Wild", ho ufficialmente deciso che questo Jean-Marc Vallée mi va proprio a genio! ;D

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    1. Eh, io ho barato ;D
      Scherzi a parte, credo che questo Sharp Objects sia il vero gioiellino dell'intera carriera di Vallée che sì, mi ha sempre convinto con i suoi lavori ma che prima di questa mini-serie non era mai stato in grado di catturarmi in modo così radicale!

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  4. Questa serie mi si è infilata sotto pelle facendomi un gran male e sapendomi soprattutto incuriosire e stupire come poche quest'anno. Vallée non si smentisce, e quanto mi piace con il suo modo di raccontare le donne!

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    1. Ha un tono delicato e contemporaneamente tagliente. E' capace di raccontare ogni piega di queste donne autentiche senza mai risultare pedante nè superfluo. Questa mini-serie rimane a lungo nei pensieri, questa è una certezza :)

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  5. Le alte aspettative non fanno mai bene, comunque poiché è prossima alla visione spero non mi deluda ;)

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    1. Fidati, saranno ripagate! Attendo con grande curiosità la tua recensione allora :)

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  6. Io l'ho reigstrata ma ancora devo vederla... mi ispirava un sacco e dalle tue parole ancora di più!

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    1. Da non perdere! Ti consiglio di gustarlo a piccole dosi per apprezzarlo completamente :)

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