SerialTeller
L'appuntamento di Stories. per il piccolo schermo.


Un protagonista assoluto. Una miniserie di cinque puntate da un'ora ciascuna. Sulla carta non si trattava di un progetto semplice da realizzare. Pensate se fosse finito tra le mani di qualche figura inconsapevole. Si tratta, però, di una produzione guidata da un certo David Nicholls, lo stesso autore dietro alle pagine folgoranti di
Un giorno. Prendi, poi, un attore tra i migliori della scuola inglese. La confezione di successo garantito è pronta?
Tratta dalla saga letteraria di Edward St. Aubyn, la mini-serie di Showtime
Patrick Melrose si avventura tra le feste, gli eccessi e le ossessioni dell'alta borghesia britannica attraverso lo sguardo fuori dagli schemi del protagonista da cui lo show prende il nome. La lotta con la dipendenza da qualsiasi sostanza in grado di estraniarlo da un mondo caotico e contraddittorio sarà l'inizio del viaggio assurdo nella vita di Melrose, segnata da cambi di rotta repentini, errori e rivelazioni scandalose in bilico tra passato e presente.
Al centro della scena l'unico e solo Benedict Cumberbatch. Il suo contributo è il vero motivo per cui iniziare la visione di questa serie che, nonostante un materiale di partenza di altissimo livello, non riesce mai veramente a spiccare il volo confermando il suo potenziale. Senza un Cumberbatch a dir poco spettacolare, probabilmente, Patrick Melrose sarebbe stata uno dei tanti progetti ambiziosi attenti ai dettagli ma privi di una vera anima. Delude anche l'eccentrico cast di interpreti secondari che può vantare nomi del calibro di Jennifer Jason Leigh e Hugo Weaving. L'attore protagonista, tuttavia, ha saputo regalare una delle migliori interpretazioni della sua carriera, dominando incontrastato con un personaggio sfaccettato e contemporaneamente istrionico. Incredibile come, all'ultima edizione degli Emmy, il premio non sia finito senza alcuna esitazione tra le mani di Cumberbatch.

Curata pedantemente nei dettagli e segnata da un ritmo discontinuo e spossante, la mini-serie Patrick Melrose, secondo chi vi scrive, è una piccola grande delusione della scorsa stagione televisiva da recuperare solo per ammirare la splendida performance attoriale di Benedict Cumberbatch.
Voto mini-serie: 6
Per saperne di più:
Ciao! Effettivamente qua e là il ritmo cala, ma tra un Benedict al suo meglio -anche quando il suo Patrick è al suo peggio- e una storia che assesta numerosi pugni allo stomaco, la serie mi ha conquistata.
RispondiEliminaAppena pubblicato il post, ho recuperato la tua recensione di qualche tempo fa che non avevo letto per avvicinarmi alla mini-serie senza alcun particolare pensiero: mi basta poco per esaltarmi quando in qualche film o serie c'è il mio caro Benedict ;)
RispondiEliminaSì, Cumberbatch a dir poco magnetico nel vestire i panni di un personaggio che sa farsi amare quanto odiare. Tutto quello che gli ruota intorno, però, non mi ha fatto impazzire: a volte colpisce dritto l'obiettivo, altre volte è tentennante e preferisce i rassicuranti schemi consolidati. In poche parole: faticosa, nel bene e fin troppo nel male..
Sono d'accordo con tutto, te ne accorgerai presto nella mia recensione ;)
RispondiEliminaAttendo le tue impressioni allora :D
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