Titolo: Tuo, Simon
Titolo originale: Love, Simon
Un film di Greg Berlanti con Nick Robinson, Josh Duhamel, Jennifer Garner, Katherine Langford, Alexandra Shipp, Jorg Lendberg Jr., Miles Heizer
Genere: drammatico, commedia, sentimentale
Durata: 110 min
Ambientazione: Stati Uniti d'America
Anno: 2018
Voto: 4/5
Una vita tranquilla tra impegni e svago, un gruppo di amici affiatati e una famiglia disponibile e accogliente. Simon Spier (Nick Robinson) sembra non vivere particolari difficoltà nei mitologici e sfiancanti anni del liceo. Segretamente, però, ha una fitta corrispondenza via mail con il misterioso Blue, un ragazzo gay di cui non conosce la vera identità. Le parole scambiate con questo coetaneo e le esperienze vissute con amici di sempre e familiari lo porteranno improvvisamente ad iniziare un percorso inaspettato che darà una svolta improvvisa alla sua vita portandolo a svelare il suo più grande segreto.
Se si immagina un genere cinematografico fortemente imperniato sugli stereotipi, spesso, si pensa al genere teen, a quell'infinito repertorio di casi umani il cui habitat ideale è l'high school americana media. Avete presente gli sbruffoncelli che si aggirano ovunque con le felpe della squadra sportiva scolastica di turno? Oppure la ragazza appena arrivata in città presa di mira dalle mean girls della situazione? Ecco, come si può portare una ventata di aria fresca in un genere come questo che da anni si nutre, a volte con fortuna altre volte no, di solidi punti fissi? Tuo, Simon, come un vero colpo di fulmine estivo, ci è riuscito senza nemmeno troppa fatica.
Sul grande schermo siamo stati gradualmente abituati a vedere tormentate storie d'amore omosessuali che talvolta ricadono nello scadente melodramma. Il tema, inutile negarlo, è stato spesso trattato superficialmente oppure con toni difficili per il grande pubblico nella sua accezione più ampia. L'ultima fatica registica di Greg Berlanti - uno che tra Riverdale e l'universo DC del piccolo schermo sa come aver successo - è una frizzante commedia che, nonostante indispensabili passaggi amari, non tratteggia la figura da pregiudizio dell'adolescente gay radicata nel problematico immaginario comune ma ne mostra con delicatezza e contemporaneamente ironia le emozioni e, soprattutto, i rapporti con le persone più vicine.
La rivelazione non è un semplice fine ma il motore di una storia che si insinua tra le incertezze e gli effetti di una verità nascosta per troppo tempo tra paure e dubbi. In tutto questo, Nick Robinson è bravissimo nell'alternare sorrisi e timidezza grazie anche al supporto di un valido insieme di personaggi secondari tra cui spicca Katherine Langford, l'Hanna Baker di 13, molto convincente nel mostrare le inevitabili difficoltà legate alle comprensioni. Perchè non basta fare e mostrare il grande passo, è più importante affrontare quelli immediatamente successivi con coraggio e sincerità nei legami.
Adorabile!
RispondiEliminaAdorabile, sì, è proprio l'aggettivo giusto :D
EliminaAnche se con alcune serie (vedi Supergirl) non è che abbia garantito proprio una grandissima qualità ahah
RispondiEliminaGrazie, passo subito allora :D
Film carinissimo, anche se per me non da quel votone che gli hai dato. Mi è piaciuto il modo in cui viene affrontata la tematica, nè troppo serio, ma nemmeno troppo superficiale. Insomma, è un film che funziona senza strafare però.
RispondiEliminaEh, io sono rimasta vittima di questa semplice ma vincente formula di Berlanti! Non potevo non "premiarlo" ;)
EliminaNe parli bene anche tu, insomma... è da vedere! :)
RispondiEliminaVa bene quando si trattano argomenti così... non per forza in modo cupo!
Moz-
Sì, è la dimostrazione che determinate tematiche non sono obbligate a mantenere sempre gli stessi toni seriosi :)
EliminaConosco Berlanti per le serie DC, questo suo lato diverso mi incuriosisce molto, lo vedrò!
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione. :-)
Felice di averti incuriosito! :)
EliminaBerlanti mi ha davvero sorpreso con questo film su cui, onestamente, a scatola chiusa non avrei scommesso molto...