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"Licorice Pizza" di Paul Thomas Anderson

  Titolo: Licorice Pizza Un film di Paul Thomas Anderson con Alana Haim, Cooper Hoffman, Sean Penn, Tom Waits, Bradley Cooper, Benny Safdie, Maya Rudolph, Skyler Gisondo, John C. Reilly Genere: commedia, drammatico, sentimentale Durata:  133 min Anno:  2021 Voto: 5/5 ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ San Fernando Valley, 1973. Disarmata da dimostrazioni di inaspettata sicurezza e maturità da parte di un adolescente, l'annoiata assistente fotografa venticinquenne Alana Kane ( Alana Haim ) accetta - non senza riluttanza - di uscire a bere qualcosa con il divertito e divertente attore quindicenne Gary Valentine ( Cooper Hoffman ), suo insistente corteggiatore. Tra improbabili slanci imprenditoriali e bisticci per imprevisti e incomprensioni reciproche, l'insolita coppia si avventura per le strade pulsanti dell'immaginario californiano degli anni Settanta sempre in corsa contro il tempo, cercando di trovare il proprio percorso e scopo in un mondo sopra le righe. Ma sullo sfondo di eccentrici episodi d

"Tre Manifesti a Ebbing, Missouri" di Martin McDonagh

Tre Manifesti a Ebbing, Missouri

Titolo: Tre Manifesti a Ebbing, Missouri

Titolo originale: Three Billboards Outside Ebbing, Missouri

Un film di Martin McDonagh con Frances McDormand, Woody Harrelson, Sam Rockwell, Caleb Landry Jones, Lucas Hedges, Peter Dinklage, Abbie Cornish

Genere: drammatico, commedia, poliziesco

Durata: 115 min

Ambientazione: Stati Uniti

Anno: 2017

Voto: 5/5

5

- Al 1° posto della Top 10 Movies del 2018 -

Entroterra statunitense, dove le strade attraversano verdi campi rassicuranti, i piccoli locali e negozi sono punti di riferimento per una piccola comunità i cui componenti sembrano sostenersi reciprocamente. In questo tipico paesaggio di provincia americana, a Ebbing, irrompe violentemente il rosso dei tre manifesti con cui Mildred Hayes (Frances McDormand) sfoga tutta la sua rabbia, la disperazione di una madre che non trova giustizia per l'omicidio e lo stupro della sua prima figlia. La donna accusa apertamente la polizia cittadina, capitanata dallo sceriffo Willoughby (Woody Harrelson), che sembra avere abbandonato il caso per mancanza di prove concrete. Le conseguenze di un potente gesto, però, non si ripercuotono solo sulla donna ma su un intero paese le cui fondamenta iniziano a tremare.

Frances McDormand
Fonte: Independent
Con Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, il numero dei lungometraggi nella carriera di Martin McDonagh sale a tre. Il regista britannico, però, può vantare una buona dimestichezza con il teatro, mondo che influenza molto questo ultimo film. La cittadina di Ebbing, infatti, diventa il palcoscenico di ipocrisie, violenze (fisiche e non) e fragilità che si insinuano abilmente tra personaggi ben definiti interpretati da attori in gran forma. La vivace e dura sceneggiatura curata dallo stesso McDonagh scolpisce senza filtri, parola dopo parola, la condizione di un'intera società in uno scenario ben più ampio di un piccolo paese di provincia. Il film, però, riesce ad esprimere tutto questo attraverso le sfaccettate dinamiche dei semplici ed elementari rapporti personali, intrecciandoli prima e districandoli poi secondo un disegno preciso: porre la realtà, in tutto il suo tormento, davanti agli occhi dello spettatore senza moralismi o attenuanti. 

Woody Harrelson e Sam Rockwell
Fonte: Avalon
Gli incalzanti dialoghi e i potenti monologhi di una sceneggiature di grande impatto, tuttavia, sarebbero stati vani senza dei degni interpreti capaci di infiammare l'azione coinvolgendo il pubblico nel turbinio di controversie ed interrogativi morali. Il merito della riuscita è quindi da attribuire in primis ad una monumentale Frances McDormand in ruolo viscerale e appassionante nelle sue incongruenze. E' una madre contro tutto e tutti, disposta a commettere anche atti fuori dalla legge pur di ottenere giustizia attraverso di essa. A questa figura imponente si oppongono brillantemente Woody Harrelson, incisivo nella sua fragilità, e uno strepitoso Sam Rockwell che, nei panni di un poliziotto razzista che vive le sue giornate nell'odio, sprigiona magnetica follia nella sua parabola.

Il regista e l'intero cast riescono nel loro intento ed è come un pugno nello stomaco, uno scoppiettante mix di generi - dal noir alla dark comedy passando per il dramma più puro - che non lascia indifferenti. Questa pellicola dimostra - e ricorda - che andare al cinema, accomodarsi su poltroncine rosse immerse in un'atmosfera intrisa di emozioni e aroma di pop corn, non è una fugace esperienza di svago o banale intrattenimento bensì un'occasione per riflettere e trovare un'insolita prospettiva sulla realtà.

Un film che sicuramente non suggerisce tutte le risposte ma, in modo ben più significativo, pone le giuste domande.

Fede Stories.

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Commenti

  1. Altro film che vedrò magari in tv..al cinema ormai l'ho perso

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    1. Nel cinema della mia zona, invece, è arrivato con un buon ritardo e sono riuscita a gustarlo a poco tempo dagli Oscar: non posso lamentarmi :)

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  2. Stupendo. Spero vivamente che porti a casa un sacco di Oscar, soprattutto per quel che riguarda gli attori!

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    1. Condivido completamente! Ho apprezzato molto la Robbie ma la migliore nei panni da protagonista è senza ombra di dubbio Frances McDormand che in questo ruolo è inarrivabile!
      Per quanto riguarda i non protagonisti non saprei scegliere tra Harrelson e il più quotato Rockwell: entrambi hanno lasciato un segno con interpretazioni molto diverse ma altrettanto valide :)

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  3. Ancora mi manca, disgraziatamente.
    Dalle mie parti, comunque, c'è una nomination per te.

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  4. Che filmone, bellissimo, intenso e un vero e proprio pugno nello stomaco.

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