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"Licorice Pizza" di Paul Thomas Anderson

  Titolo: Licorice Pizza Un film di Paul Thomas Anderson con Alana Haim, Cooper Hoffman, Sean Penn, Tom Waits, Bradley Cooper, Benny Safdie, Maya Rudolph, Skyler Gisondo, John C. Reilly Genere: commedia, drammatico, sentimentale Durata:  133 min Anno:  2021 Voto: 5/5 ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ San Fernando Valley, 1973. Disarmata da dimostrazioni di inaspettata sicurezza e maturità da parte di un adolescente, l'annoiata assistente fotografa venticinquenne Alana Kane ( Alana Haim ) accetta - non senza riluttanza - di uscire a bere qualcosa con il divertito e divertente attore quindicenne Gary Valentine ( Cooper Hoffman ), suo insistente corteggiatore. Tra improbabili slanci imprenditoriali e bisticci per imprevisti e incomprensioni reciproche, l'insolita coppia si avventura per le strade pulsanti dell'immaginario californiano degli anni Settanta sempre in corsa contro il tempo, cercando di trovare il proprio percorso e scopo in un mondo sopra le righe. Ma sullo sfondo di eccentrici episodi d

"I, Tonya" di Craig Gillespie

I, Tonya

Titolo: I, Tonya

Un film di Craig Gillespie con Margot Robbie, Sebastian Stan, Allison Janney, Julianne Nicholson, Bobby Cannavale

Genere: drammatico, biografico, sportivo, commedia

Durata: 121 min

Ambientazione: Stati Uniti

Anno: 2017

Voto: 4,5/5

"America.. They want someone to love, they want someone to hate!"

4 e mezzo
- Al 4° posto della Top 10 Movies del 2018 -

La singolare storia di Tonya Harding (Margot Robbie) inizia in Oregon, nell'East Portland. Ha solo quattro anni quando la madre, la burbera LaVona (Allison Janney), la costringe a prendere lezioni di pattinaggio artistico. La ragazza cresce sulla pista, tra il freddo del palaghiaccio e il gelido rapporto con una madre dura che non teme di ricorrere anche alla forza. Tonya, sempre più energica sui pattini, inizia ad affermarsi nel circuito internazionale: il mondo dello sport, tuttavia, sembra preferire rassicuranti paillettes e lustrini alla cruda sregolatezza di una campionessa controversa e difficile da comprendere. Il turbolento rapporto con la madre e quello difficile con il marito Jeff (Sebastian Stan) non sono, però, niente in confronto al ciclone investigativo e mediatico che vide protagonista Tonya nel 1994.

Margot Robbie
Fonte: Esquire
L'aggressione subita dalla rivale di Tonya, Nancy Kerrigan, ha gettato un'ombra sulla carriera della Harding e sul suo presunto coinvolgimento, insieme al marito, nell'attacco. Tutto questo accadeva più di vent'anni fa e, considerato il potenziale dei personaggi e degli eventi in gioco, è difficile pensare che nessuno, prima del 2017 con I, Tonya, abbia pensato a portare sul grande schermo un biopic irriverente. A visione conclusa, però, il motivo appare molto chiaro anche agli europei. Nella concezione statunitense dello sport non c'è spazio per lati e sfumature oscure: la figura dello sportivo di successo deve combaciare, senza umane sbavature, con quella di un eroe dai saldi ideali e dalla condotta impeccabile. O meglio, deve saper nascondere i propri insospettabili segreti. 

"Violence was all I knew"

Tonya, prima pattinatrice a compiere uno dei salti più impegnativi del suo sport, era una figura osteggiata, pericolosa per la sua ruvida spontaneità, risultato mai plasmato di anni di duri allenamenti e di imposizioni di terzi. Le poche decisioni prese autonomamente hanno spesso prodotto disastri, acutizzati dalla sua incapacità di relazionarsi senza violenza, l'unica costante della sua vita. Una incredibile Margot Robbie con questo ruolo pericoloso dimostra di essere ben più di una semplice anonima australiana di bell'aspetto: la sua Tonya, sfondando la quarta parete, stringe un legame morboso ed enigmatico con lo spettatore, sfuggendo a rigide regole e a stereotipi. Non mancano sequenze magistrali fatte di piccoli dettagli, forzate pieghe del viso o semplici pose capaci di fare la differenza.


Allison Janney
Fonte: NPR

Una strepitosa performance dell'attrice protagonista comporta spesso il rischio di oscurare ogni altra figura in scena. Non accade con questo bio-pic fuori dall'ordinario con il suo intreccio magistrale tra realtà, finzione e verità o presunte tali. Si gioca, quindi, in bilico tra ambiguità e grottesco con personaggi secondari scoppiettanti e istrionici capitanati da una Allison Janney che, dopo il Golden Globes, prenota la statuetta più importante della carriera interpretando una madre anticonvenzionale, antisportiva e lontana anni luce dai dettami morali(sti) statunitensi. Curiosa anche la crescita di Sebastian Stan, qui nei panni da non sottovalutare del coniuge della Harding.

In conclusione, un grande riconoscimento ad una regia ed una sceneggiatura che hanno confezionato un prodotto scanzonato lontano dagli standard capace di far discutere e riflettere, di mostrare la complessità di un personaggio senza filtri né pretese. Superconsigliato.


Fede Stories.

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Commenti

  1. Sono davvero molto curiosa di guardarlo. Purtroppo sarà l'unico che non riuscirò a vedere in sala, visto che probabilmente entro gli Oscar non ce la farò.

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    1. Sono sicura che la tua curiosità non porterà a delusioni: sia la Robbie che la Janney sono strepitose!

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  2. Risposte
    1. Un gioiellino fuori dal comune che stupisce con uno scintillante bio-pic sportivo :)

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  3. Una storia pazzesca comunque...ho visto il trailer e mi pare un film molto interessante!

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    1. Non la conoscevo ma è veramente una storia folle! Chissà, senza questo film sarebbe rimasta ancora per molto tempo nell'ombra..

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  4. Sì, questo mi ha intrigato da subito, infatti DEVO vederlo.
    Mi piacciono le storie con personaggi controversi, dove si cerca di capirne le motivazioni pur deplorevoli...^^

    Moz-

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    1. Senza dubbio un film che catapulta lo spettatore in una vita - e un mondo - guidato dai contrasti e da comportamenti estremi. Ti piacerà! ;)

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  5. Personalmente adoro Sebastian Stan e sono felice che in molti si stiano finalmente accorgendo di lui.
    Margot Robbie è eccezionale e Allison Janney già la amavo ai tempi di 10 cose che odio di te.

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    1. Io, invece, ho un rapporto indecifrabile con Sebastian Stan e, generalmente, si risolve in indifferenza ahah Qui, però, mi ha veramente stupito! Sono sicura che può fare ancora di più :)

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  6. Film davvero bellissimo. La storia non la conoscevo e mi ha intrigata parecchio, soprattutto per il modo tragicomico con cui è stata messa in scena, poi lei è davvero favolosa (anche la Janney, che merita l'Oscar).
    Ne parlerò a ridosso dell'uscita italiana ma mi è già entrato nel cuore :)

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    1. Mi aspettavo una narrazione canonica, dentro a schemi collaudati e invece... un po' per il personaggio controverso e un po' per interpreti straordinari, il film mi ha completamente conquistato :D

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  7. Risposte
    1. Delle tre candidature credo che quella che si concretizzerà sarà la statuetta di migliore attrice non protagonista per Allison Janney, in un ruolo letteralmente folle che però va un po' contro i valori tanto cari alla società a stelle e strisce. Sarà una bella lotta! :D

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  8. Gran film, piaciuto moltissimo pure a me!
    Come sottolinei la figura della protagonista non oscura tutto il resto, come avviene invece in molti altri biopic. Nel pur decisamente valido recente film tv su Fabrizio De Andrè, ad esempio. E ciò nonostante Margot Robbie sia fenomenale.

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    1. Mostruosa la Robbie che dimostra di essere molto più di una bambolina sorridente! Aspetto altri grandi film da lei :)

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