SerialTeller
L'appuntamento di Stories. dedicato al piccolo schermo.

Dal 2013, le parole di J.K. Rowling hanno conquistato un altro genere, ben diverso dal fantasy che tanto l'ha resa celebre. Nelle vesti di Robert Galbraith ha dato vita al personaggio di Cormoran Strike, protagonista di una serie di romanzi che si avventurano tra le più ingannevoli e buie vie di Londra. La pubblicazione de Il richiamo del cuculo ha subito tratteggiato la figura di un detective cupo e burbero, dal passato difficile e segnato da dolorose ferite nel corpo e nello spirito. Il suo intuito e la sua intesa con la collaboratrice Robin hanno subito premiato una serie di storie che, quest'anno, è approdata anche sul piccolo schermo.
Il mondo delle serie di stampo tipicamente investigativo è più che mai affollato e spietato. Per affermarsi in questo ambito, considerato il più che valido materiale di partenza, era necessaria una messa in scena accattivante e originale, con un personaggio dai tratti magneticamente taglienti.
Strike, prodotta dalla prestigiosa BBC, gioca le sue carte più gustose nei primi 5 episodi che adattano per la televisione i primi due romanzi, The Cuckoo's Calling e The Silkworm: ambientazioni ricercate prima nel mondo dello spettacolo e poi in quello dell'editoria, intrecci dettagliati e personaggi complessi da decifrare. Il primo aspetto, il più riuscito della trasposizione, trascina lo spettatore con sinistra curiosità al fianco di Cormoran e Robin, ricreando alla perfezione una voluta atmosfera fumosa e confusa che rende ancora più ambigui ambienti spietati, in cui l'egoismo e l'affermazione ad ogni costo regnano sovrani. Il ritmo narrativo potrebbe apparire lento, privo di veri momenti d'azione, tuttavia è quello giusto per approfondire al meglio le dinamiche che governano il mistero al centro della storia, orientandosi nel modo più chiaro e affascinante nell'intricato labirinto delle psicologie dei personaggi secondari, ben riusciti in entrambi gli adattamenti.
E' il momento, ora, delle inevitabili note negative che riguardano soprattutto i primi tre episodi dedicati al romanzo d'apertura della serie. L'introduzione al pubblico, soprattutto ai non lettori, è senza dubbio delicata: introdurre gradualmente, senza eccessi né inutili ritardi, le sfaccettature del carattere dei due personaggi è una grande sfida. Nonostante il fatto che il primo giallo si prenda un episodio in più proprio per affrontare questa missione, la presentazione non si può dire riuscita nei migliore dei modi. Cormoran è affetto dai più classici cliché del caso e il suo faticoso passato non affiora velatamente in superficie come accade tra le pagine stampate. Non si avverte, insomma, l'aspetto più tragico e caratteristico della sua immagine. Tutto questo penalizza anche la nascita del suo rapporto professionale con Robin. Certo, si tratta del primo approccio all'universo di Cormoran Strike ma, senza alcun dubbio, poteva essere gestito molto meglio. The Silkworm, fortunatamente, non cade nuovamente nel tranello e sviluppa parallelamente con più attenzione le indagini del caso e il legame tra i due protagonisti avvolgendo il tutto però con una colonna sonora che, al quinto episodio, ancora non convince completamente.

Se il primo adattamento lascia perplessi, il secondo è promosso con ancora un paio di dubbi.
Voto "The Cuckoo's Calling": 5 e mezzo
Voto "The Silkworm": 7

Visto solo il primo episodio.
RispondiEliminaCosì fedele, così scolastico, che mi ha annoiato.
Decisamente banalotto e senza troppi lampi di genio. Con gli ultimi due episodi si riprende ma non così tanto da diventare imperdibile :D
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