Titolo: Le otto montagne
Autore: Paolo Cognetti
Anno: 2017
Voto: 5/5
Pietro e Bruno. Il primo è nato e ha mosso i suoi primi passi sul consumato asfalto di città, tra il cemento. La montagna l'ha conosciuta, in principio, solo attraverso lo sguardo e i ricordi dei genitori, in particolare del padre. Sarà proprio la volontà di quest'ultimo a portarlo insieme alla madre sui rilievi di Grana dove trascorrerà alcuni dei momenti più memorabili della sua vita. In questo luogo, così distante da lui, scoprirà la natura, i silenzi, una gamma infinita di emozioni ma soprattutto l'amicizia con Bruno, un ragazzo del posto così diverso da lui. I due cresceranno, si allontaneranno e svilupperanno due visione del mondo agli antipodi ma la loro amicizia rimarrà sempre una costante nella loro vita.

Di cosa parla Le otto montagne? Di amicizia, di famiglia, della complessità dei rapporti di ogni tipo, della natura nelle sue bellezze e difficoltà e, soprattutto, di se stessi. Paolo Cognetti, vincitore del premio Strega proprio con questo romanzo, prende per mano il lettore e lo accompagna per i sentieri di montagna più impervi, i percorsi di vita e sentimenti più inaspettati e le svolte dei personaggi più affascinanti. Il tutto con uno stile inconfondibile, capace di donare alla storia diverse prospettive: può essere vista come un racconto solitario fatto di difficoltà e piccoli passi oppure come un insieme di voci che narrano confronti e soprattutto forti contrasti.
Propendo più per la seconda interpretazione con le sue alternanze di caos e tranquillità, morte e rinascita, suoni e silenzi. Ogni elemento agli antipodi è rappresentato da i due amici protagonisti e dalle loro scelte: Pietro che si avventura sulle più alte cime orientali e Bruno preferisce restare nelle sue terre con un sogno da coltivare. La montagna più alta, più pericolosa ma più bella da scalare è quella che li unisce, quella della vita e della loro amicizia e non è sicuro che si presenti nelle stesse forme per entrambi. Può essere un paesaggio immacolato ma impervio per gli occhi di Pietro, un luogo ricco di opportunità per Bruno o, ancora diversamente, uno scenario in cui passato e futuro si incontrano per il padre del primo ragazzo.
La scrittura di Cognetti riesce ad amalgamare alla perfezioni ogni aspetto, anche i temi più distanti, tracciando, capitolo dopo capitolo, un percorso chiaro, pulito e mai eccessivo. Ogni termine è al posto giusto, ogni parola è scelta con cura per rievocare le giuste emozioni ed atmosfere, mai banali ma estremamente semplici e, proprio per questo, ancora più difficili da far percepire. I personaggi si muovono e crescono a proprio agio tra queste pagine. Anche quelli in secondo piano: la madre di Pietro è un concentrato di dolcezza e determinazione invidiabile.
Da leggere per vivere una storia e delle emozioni che raramente si trovano su uno scaffale di una libreria.
Meraviglioso, davvero.
RispondiEliminaPietro e Bruno, dopo un anno, li porto ancora con me.
Non credevo potesse fare al caso mio ma... è stato una splendida sorpresa proprio sul finire del 2017! Splendidi personaggi e una voca unica nel suo genere :)
EliminaSono sempre stato una via di mezzo: né troppo da città, né da solitudine del bosco :)
RispondiEliminaBella recensione Fede :)
Grazie Riky! ^^
EliminaAnch'io non riesco a schierarmi nettamente in questo scontro fra titani: mi rispecchio in alcune caratteristiche di entrambe. :)