Titolo: Coco
Un film di Lee Unkrich e Adrian Molina con le voci di Luca Tesei, Simone Iuè, Emiliano Coltorti, Fabrizio Russotto, Doriana Chierici
Genere: animazione, fantasy, musical, avventura
Durata: 109 min
Anno: 2017
Voto: 4/5
In una colorata e vivace cittadina del Messico vive Miguel Rivera, il più piccolo componente di una numerosa famiglia che da quattro generazioni gestisce una piccola produzione di calzature. Il protagonista trova il suo habitat naturale tra le affollate e dinamiche strade locali, popolate da danzatori e mariachi che si preparano a onorare il Dia de Muertos tra danza e musica. Proprio quest'ultima crea forti contrasti tra Miguel, che ha il sogno di diventare un musicista, e la sua famiglia che, dai tempi della trisnonna abbandonata dal marito in cerca di successo con le sua canzoni, bandisce la musica in ogni sua forma. Il giorno dei morti, tra incontri e disavventure, saprà, tuttavia, cambiare per sempre la vita del piccolo Rivera e della sua intera famiglia.

Un popolo legato alle tradizioni, un'intera cultura da esplorare con i prodigi grafici dell'animazione. Nel 2016 è stato il turno della Disney, non esattamente brillante, con l'universo di Oceania. Un anno dopo il testimone passa ai cugini della Pixar che, con Coco, celebrano sul grande schermo la cultura centro-americana proprio nel suo giorno più significativo, il giorno dei morti in cui ogni famiglia onora i propri defunti. L'idea di partenza ricorda molto da vicino quella de Il libro della vita del 2014, prodotto anche da Guillermo Del Toro. L'ultima fatica della Pixar, curata dal duo Unkrich e Molina, per questa somiglianza rischiava molto. Bastano, però, i primi dieci minuti per comprendere che sullo schermo, questa volta, c'è qualcosa di molto diverso nonostante i punti di contatto.
Il film non può vantare una strepitosa ed innovativa struttura narrativa che, dopotutto, non è mai stata un suo obiettivo dichiarato. La narrazione e la messa in scena sfiora corde emotive che in passato hanno reso appassionanti i grandi successi di Up e di Inside Out. Dai due titoli citati eredita il compositore Michael Giacchino, autore di brani appropriati e ben inseriti nella storia, e le tematiche di famiglia, memorie e morte. Sì, soprattutto l'ultima, così rischiosa ma intrigante quando si tratta del genere d'animazione. Coco propone riflessioni sul ricordare e l'essere ricordati, sulle scelte e i relativi sacrifici e sull'inevitabile e inarrestabile ciclo della vita, celebrato e rispettato con colori e toni festosi. Una visione insolita della morte che lascia il segno ed emoziona anche gli spettatori meno bambini, attraverso la forza del racconto condiviso in particolare con la propria famiglia.

Non si può, infine, negare che la componente visiva abbia un grande impatto. In un tripudio di colori e immagini, emerge l'accuratezza con cui gli artisti dietro il film hanno rielaborato, con evidente grande passione, la cultura messicana: dai lineamenti dei personaggi ai festoni decorati per le vie cittadine, dalle atmosfere e i miti - Frida Kahlo si rivela un riferimento molto radicato - alle architetture che fanno da scenografia. Tutto questo, però, si incarna alla perfezione nella figura di Mama Coco, delicata nella sua silenziosa complessità che racchiude messaggio e ispirazione del film.
La componente visiva nei film della Pixar ha sempre un ruolo predominante, ma la storia in genere riesce sempre ad avere passaggi emozionanti: sia per ciò che succede ai personaggi, sia perché spesso troviamo delle similitudini anche dei nostri percorsi di vita.
RispondiEliminaGran bel film, non vedo l'ora di vederlo, ma sono preoccupato per l'effetto fazzoletto.
Si, conviene preparare una buona dose di fazzolettini ;)
EliminaL'emozione è forte e colpisce tanto i grandi quanto i piccini con diverse sfumature. Dai, aspetto un tuo parere :D
Ho letto altrove che è commovente.
RispondiEliminaNon so perché, ma a vedere Miguel mi sono sempre immaginato un Marcellino Pane e Vino parte 2, così, all'impronta.
Argh! XD
Lo vedrò sicuramente, anche solo per i bellissimi colori.
Moz-
Ahahah! Guarda, Miguel o no, il film vale la visione anche solo per il personaggio dell'anziana e tenerissima bis-nonnina di Miguel! :)
EliminaAndró domenica, tutti questi pareri entusiasti mi incuriosiscono.
RispondiEliminaFai bene ad esserne curiosa! Aspetto di leggere il tuo parere, buona visione :D
Elimina