Titolo: Artemis
Autore: Andy Weir
Anno: 2017
Voto: 3/5
Jazz Bashara è una ragazza nata e cresciuta, tra piccoli crimini e abili furbizie, ad Artemis, la prima città costruita sulla Luna, frutto della cooperazione internazionale di decine e decine di agenzie spaziali nazionali. Artemis è, quindi, il simbolo di armonia e pace guidata dalla curiosità per la tecnologia e per la scoperta di nuove frontiere. Tuttavia, all'ombra dei facoltosi turisti terrestri di passaggio e delle personalità di spicco della comunità, alcuni intrighi ambiziosi e sinistri puntano a sovvertire la stabilità politica e sociale di Artemis. Jazz scoprirà le conseguenze di queste cospirazioni sulla sua pelle, finendo in un turbinio di avventure e pericolosi inseguimenti.
La notizia, di un paio di mesi fa, dell'uscita di un nuovo libro di Andy Weir fu subito allettante. Dopo il grandissimo successo de L'uomo di Marte - apprezzatissimo da queste parti - si aspettavano grandi cose da questo autore statunitense. Le aspettative erano altissime ma solo in parte sono state rispettate. In Artemis si ritrovano alcune delle caratteristiche più interessanti e affascinanti dello scrittore. Sin dalle prime pagine emerge, infatti, una grande accuratezza scientifica, condita dalle ovvie ipotesi legate al vivere sulla Luna, che dona alla narrazione un'atmosfera di plausibilità. Non si tratta di fornire pillole tecnologiche in modo enciclopedico bensì di integrare armoniosamente nella storia aspetti scientifici. Il tutto è sempre ben amalgamato con un pizzico di umorismo in perfetto stile Mark Watney.
Ecco, allora, il vero problema. Jazz Bashara non è nemmeno lontanamente coinvolgente e carismatica come Watney, capace di reggere in quasi completa solitudine la narrazione sulla desolata superficie marziana. Jazz è irritante, strafottente e testarda: difficile riuscire ad instaurare un vero e forte legame lettore-protagonista. Le motivazioni di questa mancanza sono forse da ricercare nell'ammirabile scelta di tratteggiare una forte protagonista femminile che, purtroppo, ha caratteri e atteggiamenti troppo poco credibili. Weir, infatti, sembra avere difficoltà nell'immedesimarsi nella psicologia e in prospettive coniugate al femminile. Purtroppo anche i personaggi di contorno non riescono ad essere veramente incisivi.
Quest'avventura a bassa gravità con una buona dose di humour saprà convincere chi è in cerca di spensieratezza. Da Weir, però, si aspetta molto di più.
Ho amato il suo primo libro, e quindi con The Martian mi sono convinto di aver trovato un Bravo Autore.
RispondiEliminaLeggerò questa sua seconda opera, sgombro da aspettative.
Grazie per questa condivisione.
A.A.
Ciao A.A., grazie per essere passato su Stories.! :)
EliminaLe aspettative per questo secondo romanzo potrebbero giocare brutti scherzi. Meglio affrontarlo con spensieratezza. E no, difficile reggere il paragone con lo strepitoso The Martian!
Un saluto,
Fede.