Titolo: Andromeda
Autore: Michael Crichton
Anno: 1969
Voto: 4/5
Arizona. Piedmont, una polverosa cittadina di poche anime dimenticata dal mondo, diventa il palcoscenico di uno dei più macabri spettacoli di sempre: gli abitanti sono morti contemporaneamente per cause misteriose, popolando le strade di inquietanti cadaveri che minacciano gli Stati Uniti e l'intera umanità. La chiave del mistero si nasconde in un satellite che, abbandonata la sua orbita intorno alla Terra, cade proprio nei pressi di Piedmont. Per far luce su ogni dettaglio viene avviata una procedura riservata ed estremamente pericolosa che coinvolge cinque personaggi che faranno affidamento alla loro grande preparazione in materia tecnico-scientifica.
Correva l'anno 1969. Michael Crichton, però, iniziò la stesura del suo settimo romanzo, Andromeda, ben tre anni prima, nel 1966, in un'epoca in cui lo sguardo dell'umanità, e in particolare degli statunitensi, era rivolto verso l'alto con speranza mista a inquietudine: un oggetto sovietico in orbita era una minaccia ma un uomo sulla Luna era un obiettivo oltre che una conquista. La scienza, la tecnologia e, soprattutto, l'immaginazione, per questi motivi, erano proiettate ben oltre l'atmosfera terrestre. Il ventisettenne Crichton, tuttavia, sembrava più interessato alle dirette conseguenze del rientro, ai potenziali pericoli per l'uomo sulla Terra, un luogo sicuro solo per i più illusi. Nasce così una storia che fa della scienza e di una suspense in salsa apocalittica i suoi grandi punti di forza.
Facile, quindi, intuire la regola base di questo romanzo: allontanarsi subito da questa pagine se non si è disposti ad affrontare una narrazione fortemente caratterizzata da dettagli molto tecnici. Non si tratta di semplici aspetti secondari ma di vere e proprio colonne portati di una storia che crea tensione attraverso gli sviluppi delle analisi chimiche e biologiche svolte dai protagonisti. Incredibile, vero? Il ritmo è scandito dalla continua evoluzione delle diverse ipotesi del contagio, in costante cambiamento come un cervello in piena attività. Si assiste ad una brusca accelerazione sulla conclusione che, forse, avrebbe avuto bisogno di qualche pagina in più per porre fine ad un romanzo che, a quasi cinquant'anni dalla pubblicazione, riesce ancora ad essere brillante e geniale con la sua intuizione di fondo ed il conseguente sviluppo.
La tecnologia si evolve ma la genialità delle pagine di Crichton rimane invidiabile!
Premessa inquietante e allo stesso tempo interessante...una popolazione falcidiata da cause ignote...non come il paesino di 'badtaste', i cui abitanti sono diventati le portate del fastfood intergalattico :D
RispondiEliminaUn libro decisamente 'invecchiato' bene! ;)
EliminaAhah, no niente di così... gustoso!