Titolo: Cosa tiene accese le stelle
Autore: Mario Calabresi
Anno: 2011
Voto: 5/5
"Abbiamo bisogno di grandi progetti, di grandi visioni e di stimolare la fantasia della gente. Dobbiamo tornare ad avere fame di avventura e di scoperte. Dobbiamo cominciare a guardare in direzione delle stelle […] perché significa alzare la testa, avere la vista lunga e immaginare altri mondi."
130 pagine e una decina di capitoli in cui personaggi più o meno noti dipingono a parole quello che per loro è il futuro, o meglio, la giusta proiezione del presente. Mario Calabresi, con una scrittura fresca, lineare ma soprattutto accogliente, in Cosa tiene accese le stelle raccoglie i frutti di una serie di interviste e ricordi: da Margherita Hack a Massimo Moratti, passando per la nonna dell'autore, Umberto Veronesi e molti. Stelle in campi differenti ma ugualmente capaci di lasciare il segno.

Sono fin troppe le riflessioni suscitate da questa lettura, così tante che frulleranno liberamente in testa ancora per diverse settimane. Fortunatamente: significa che il libro ha funzionato, che l'autore ha raggiunto il suo scopo. Non è il canonico romanzo di buoni sentimenti che può contare su personaggi costruiti appositamente e twist capaci di ridare coraggio e speranza a un'Italia che sembrerebbe aver riposto queste due caratteristiche nella categoria fantascienza. Questa non è fantascienza: Calabresi si tuffa anche nel passato, destreggiandosi tra le convinzione più ferree e forse erronee, smontando, pezzo dopo pezzo, la scusa più radicata nell'immaginario: si stava meglio quando si stava peggio.
Attraverso aneddoti e piccole riflessioni, questo libro sprigiona positività, ottimismo e soprattutto sogni, materie prime su cui lavorare per costruire qualcosa di più grande con le proprie forze: un futuro, il proprio. Una lettura che in realtà è una ventata di aria fresca che non indugia su facili moralismi o frasi di rito. Le difficoltà ci sono, in ogni momento, ma è proprio grazie ad esse che si possono scoprire le più grandi potenzialità. Da sfogliare negli attimi di sconforto ma anche in quelli di serenità, da gustare in piccoli o grandi dosi, da custodire con cura.
(E perché no, da regalare a Natale!)
Wow! Addirittura il massimo :) Dovrà proprio essere bello proprio come la copertina :)
RispondiEliminaEh, vale tutte e 5 le S, fidati: una lettura perfetta per concludere l'anno ;D
EliminaCaspita, massimo dei voti per questo libro. Mi ha lasciato però un po' perplesso Massimo Moratti tra la Hack e Veronesi :/
RispondiEliminaUn centinaio che non solo valgono una lettura, ma anche qualche rilettura! :) Eh, il Massimo - guru dei cuori nero-azzurri come me - sa stupire in questo libricino!
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