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"Licorice Pizza" di Paul Thomas Anderson

  Titolo: Licorice Pizza Un film di Paul Thomas Anderson con Alana Haim, Cooper Hoffman, Sean Penn, Tom Waits, Bradley Cooper, Benny Safdie, Maya Rudolph, Skyler Gisondo, John C. Reilly Genere: commedia, drammatico, sentimentale Durata:  133 min Anno:  2021 Voto: 5/5 ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ San Fernando Valley, 1973. Disarmata da dimostrazioni di inaspettata sicurezza e maturità da parte di un adolescente, l'annoiata assistente fotografa venticinquenne Alana Kane ( Alana Haim ) accetta - non senza riluttanza - di uscire a bere qualcosa con il divertito e divertente attore quindicenne Gary Valentine ( Cooper Hoffman ), suo insistente corteggiatore. Tra improbabili slanci imprenditoriali e bisticci per imprevisti e incomprensioni reciproche, l'insolita coppia si avventura per le strade pulsanti dell'immaginario californiano degli anni Settanta sempre in corsa contro il tempo, cercando di trovare il proprio percorso e scopo in un mondo sopra le righe. Ma sullo sfondo di eccentrici episodi d

"Dunkirk" di Christopher Nolan

Dunkirk

Titolo: Dunkirk

Un film di Christopher Nolan con Fionn Whitehead, Aneurin Barnard, Tom Glynn-Carney, Jack Lowden, Harry Styles, James D'Arcy, Kenneth Branagh, Tom Hardy, Cillian Murphy

Genere: drammatico, guerra, storico

Durata: 106 min

Ambientazione: Regno Unito, Francia

Anno: 2017

Voto: 5/5

5



- Al 3° posto della Top 10 Movies del 2017 -

Non si tratta semplicemente di Dunkirk: ogni film di Nolan è un evento atteso, per differenti motivi. Si aspetta perché "chissà cosa si è inventato questa volta quell'inglese", perché "farà mai un passo falso?" oppure perché "sarà questo il suo capolavoro?". Sono questi i motivi che, ad ogni pellicola, richiamano nelle sale folle di trepidanti spettatori tra cui mi annovero ogni volta. Questa, però, era diversa per tutti. Nel 2015, quando si diffuse la notizia che il regista britannico era interessato alla realizzazione di un war movie sull'evacuazione di Dunkirk, io ero leggermente titubante. Sì, perché in passato ciò che più mi aveva affascinato, le peculiarità dei film di Nolan, era costituito da elementi che reputavo poco affini ad un genere come quello militare. Non riuscivo a capacitarmi di come, in un'opera storica con fatti veri, sarebbe stato possibile mantenere tutte quelle caratteristiche che tanto sono legate alle atmosfere sci-fi di lavori come Inception e Interstellar. Insomma, nonostante la mia proverbiale venerazione, ho dubitato.

Una scena del film

Attraverso tre linee narrative - Terra, Acqua, Aria - il racconto dell'operazione Dynamo prende vita con lo sguardo di giovani soldati inglesi accerchiati dai Tedeschi nel 1940 nel pieno della seconda guerra mondiale. Sono in attesa di un miracolo sulle spiagge di Dunkerque, cittadina francese a 10 chilometri dal confine belga. La Gran Bretagna, al di là della Manica, si può quasi vedere, la patria è così vicina, quanto la morte portata dai temibili aerei della Luftwaffe e dagli U-Boot nazisti. Non sembra esserci altra via di fuga, non sembra esserci un termine più adatto di disfatta per definire la situazione. Un gruppo di persone comuni con imbarcazione civili, però, è riuscito a fare la differenza riportando in Inghilterra più di 300000 militari a fronte dei 30000 previsti con le prime operazioni della Marina e dell'Aeronautica.

L'assordante ticchettio dei brani composti dal fedelissimo Hans Zimmer chiarisce subito la situazione e spazza via, sin dai primi minuti di visione, ogni possibile dubbio: il tempo è un elemento cruciale in un evento (e in un film) in cui ciascun secondo o minuto risulta determinante per la sopravvivenza. No, nemmeno questa volta Nolan rinuncia ai suoi 'giochi di prestigio' più raffinati. La non linearità temporale della narrazione racchiude in sé tutte le emozioni di un evento senza precedenti che ha segnato non solo una nazione ma il destino della guerra. Non ci sono cali di attenzione o ritmo in un'operazione il cui cuore palpitante è rappresentato dall'istinto di sopravvivenza, dalla vita che è lì, proprio oltre la Manica. 

Una sequenza del film

Dunkirk è l'equilibro perfetto tra immagini, suoni e componente umana che trova in pochi dialoghi essenziali la chiave di lettura di un intero evento. Un cast corale più che convincente - la scelta di Harry Styles e di giovani attori sconosciuti è stata una scommessa vinta - è protagonista di momenti e situazioni che catturano con cura ogni sfaccettatura di un avvenimento che rimane ancora difficile da definire. La fotografia di Hoyte Van Hoytema inquadra tutte queste sfumature con immagini potenti che colpiscono lasciando senza parole o aggettivi. Proprio questi ultimi, invece, scarseggiano per definire un film ma soprattutto un regista che ha saputo orchestrare ogni aspetto con maestria, realizzando un film che è Cinema con la c maiuscola, avvicinandosi privo di autoreferenzialità al pubblico senza, per questo motivo, perdere qualità bensì ridefinendo canoni di un genere complesso come quello dei war movie.


Fede Stories.

Commenti

  1. Lo vado a vedere questa sera nel formato IMAX 70mm. Spero vivamente di rimanerne soddisfatto!

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    1. Purtroppo non sono riuscita a gustarlo nel formato consigliato: Il film, già avvincente di suo, con i giusti strumenti deve essere un'esperienza unica! :)

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