Titolo: Baby Driver - Il genio della fuga
Un film di Edgar Wright con Ansel Elgort, Kevin Spacey, Lily James, Eliza Gonzalez, John Hamm e Jamie Foxx
Genere: azione, commedia
Durata: 115 min
Ambientazione: Stati Uniti
Anno: 2017
Voto: 4/5
Cosa si cerca ogni volta che si va al cinema? A cosa si spera di assistere dopo che si sono spente le luci in una sala avvolta dall'aroma di pop-corn? Probabilmente le risposte a questi due quesiti si differenziano di caso in caso: ogni appassionato (e non) ha una sua personalissima idea di cinema e proprio in questo - credo - risiede il bello del confrontarsi e parlare della settima arte. A volte, quindi, si cercano film maestosi, capaci di conquistare con le loro storie, le loro immagini e i loro suoni. Altre volte, invece, si è interessati a pellicole - sempre più rare - capaci di coniugare passione del cinema con ogni sfaccettatura di cultura pop. Gli esempi riusciti sono veramente pochi ma Baby Driver - Il genio della fuga è proprio uno di questi.

L'ultimo divertimento - girarlo deve essere stato spassosissimo - di Edgar Wright si apre con le irresistibili note di Bellbottoms, "motori" dei tergicristalli dell'auto di Baby (Ansel Elgort), asso del volante che difficilmente si separa da un paio di occhiali da sole scuri e da un iPod (arraffato in qualche macchina rubata) ricco di brani iconici e perfetti per ogni occasione. Sono proprio questi ultimi ad accompagnare le rapine a cui deve prendere parte il giovane protagonista per ripagare un debito con Doc (Kevin Spacey), boss di Atlanta che forma improbabili gruppi di rapitori. L'amore e i sogni, però, cambieranno le regole del gioco.
Questo è intrattenimento puro, nella sua forma più semplice, pulita e, da non dimenticare, di qualità. Divertente e pazzoide, Baby Driver fa trattenere il respiro dal primo all'ultimo minuto grazie a sequenze adrenaliniche e montaggi veloci che trovano il giusto equilibrio tra immagini, suono e, soprattutto, parole. I dialoghi, mai fuori luogo, si integrano perfettamente con i brani della soundtrack che spaziano con naturalezza da Barry White a Beck, incarnando perfettamente lo spirito e le emozioni provate dai diversi personaggi durante la storia. L'incontro tra Baby e Debora (Lily James) si può dire riuscito alla grande proprio per questo motivo e per un Elgort mai così in parte al punto da oscurare, in alcune scene, animali da grande schermo come Kevin Spacey e John Hamm, anch'essi comunque convincenti.

La vera forza del film - sorvolando su uno scioglimento finale convincente ma non troppo - è la straordinaria e paradossale capacità di riuscire ad essere moderno nonostante la sua consistente, e fondamentale, componente nostalgica. Vinili, audiocassette e riferimenti cinematografici di ogni sorta si sposano in modo parecchio cool con atmosfere dinamiche che uniscono i generi più distanti tra loro. Il risultato è una combinazione, una composizioni di suoni e immagini irresistibilmente vincente!
Devo ancora trovare il tempo di andarlo a vedere, spero di riuscire a farlo nel corso della prossima settimana. La tua recensione, insieme a tante altre, mi dà conferma del fatto che sia davvero un gran film
RispondiEliminaSarà sicuramente una visione insolita. Attendo allora le tue impressioni sul tuo blog! :)
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