Titolo: Alien: Covenant
Un film di Ridley Scott con Michael Fassbender, Katherine Waterston, Billy Crudup, Danny McBride, Demian Bichir
Genere: fantascienza, thriller, horror
Durata: 122 min
Anno: 2017
Voto: 2/5
Un'astronave all'avanguardia, la Covenant, si trova nel pieno di una missione che ha l'obiettivo di raggiungere ed esaminare un pianeta considerato abitabile: su di esso si svilupperà una nuova colonia umana. Un incidente, però, cambierà il corso dell'operazione risvegliando l'equipaggio e registrando un segnale sospetto proveniente da una fonte molto più vicina della destinazione prestabilita. Il nuovo capitano Oram (Billy Crudup) decide di seguire questa nuova traccia che quasi certamente è di natura umana trascurando l'opinione e le rimostranze di Daniels (Katherine Waterston), esperta di terraformazione e moglie del defunto capitano. L'equipaggio, con il fedele sostegno dell'androide Walter (Michael Fassbender), approderà su un misterioso pianeta che nasconde origini molto lontane..

Si parte con una stanza bianca, asettica, che ricorda i più essenziali prodotti distopici. Si dà il via alla narrazione con un espediente alla Passengers, si procede attraverso i più classici topos della saga di Alien avviata nel lontano e, sotto alcuni aspetti, fantascientifico 1979. La conclusione arriva dopo che la storia rimane vittima dei fatali errori già presenti nell'altro prequel firmato da Scott. Se in Prometheus, però, si poteva scorgere un più che curioso tentativo di riflettere sul tema della creazione mischiando sci-fi e filosofia, in Alien: Covenant emerge un'idea poco chiara ed estremamente disordinata su ciò che vuole diventare questa saga segnata da alti e bassi.
No, il problema non risiede nella ripetitività, nella difficoltà di proporre nuove figure iconiche oppure nella tremenda prevedibilità. No, personalmente, credo che la vera questione legata all'inefficacia di questo film sia da ricercare nell'incapacità di riconoscere le potenzialità di un prodotto decennale, distinguendole dai passi falsi. Scenografie d'effetto, atmosfere cupe curate e buone (doppie) interpretazioni non bastano infatti per riordinare gli eccessi di un film imbottito di riferimenti, personaggi e soprattutto tematiche affrontate in modo superficiale. La vera domanda è quindi: Alien vuole essere un semplice ma dimenticabile film di fantascienza oppure una solida saga capace di imparare dai suoi errori? Serve riflettere su ciò che si vuole, rimettendo le giuste carte in tavola e ritrovando la convinzione dei primi due Alien.
Per saperne di più:
Per me bene, ma non benissimo, un po' come tutto il nuovo corso degli Alien di Ridley Scott. Anche Prometheus mi era piaciuto sì e no, così questo non migliora ne peggiora particolarmente.
RispondiEliminaPrometheus, con le sue ambizioni nemmeno troppo nascoste, non mi era per niente dispiaciuto. In questo secondo prequel, a mio parere, è mancato quell'ingrediente in più. Per carità, prodotto estremamente curato a livello tecnico che però non mi ha incuriosito quanto credevo :(
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