SerialTeller
L'appuntamento di Stories. dedicato al piccolo schermo.

Mondi popolati da determinati eroi con superpoteri, strade metropolitane palcoscenici urbani di inseguimenti tra poliziotti e criminali, epoche lontane e terre di guerre secolari: le serie di maggiore successo sembrano essere sempre ambientate in universi paralleli, in galassie lontane anni luce dalla nostra. Certo, bisogna sempre pensare che ciò che accade in quegli show, in quelle interminabili stagioni è pura finzione. Ma chi, realmente, non ha mai preso a cuore dei personaggi? E se questi fossero persone comuni, con problemi e vite incasinate proprio come noi?
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Genere: family drama
Lingua originale: inglese
Stagione: 1
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Semplicità e sentimenti senza filtri: armi a doppio taglio. In un mondo in cui, sia sul piccolo che sul grande schermo, tutto è super, amplificato e urlato, i banali litigi o silenzi della famiglia Pearson potrebbero sembrare fuori luogo. Il creatore dello show, Dan Fogelman,
ha definito This Is Us come una serie "sulle persone", non semplicemente "per le persone". In questa concezione bisogna ricercare il grande ed inaspettato successo di questo show. All'apparenza si tratta di un racconto articolato su quattro linee narrative animate da personaggi molto diversi tra loro, mossi da ambizioni differenti. Esiste, tuttavia, un importante collegamento che viene svelato al termine dell'ottimo pilot: i due giovani Jack e Rebecca (
Milo Ventimiglia e
Mandy Moore) che attendono la nascita dei loro gemelli non sono altro che i genitori dei protagonisti delle altre tre narrazioni che sono, quindi, ambientate in un diverso arco temporale. Il primo episodio racchiude così l'essenza della serie: emozioni capaci di raggiungere l'obiettivo e catturare lo spettatore che, a ritmo di colpi di scena e piccole mirate rivelazioni, diventa parte della famiglia Pearson.
Impossibile non condividere timori e gioie di ogni personaggio: c'è Kate (
Chrissy Mets) con i suoi problemi di peso alla ricerca di una svolta; c'è l'estroverso Kevin (
Justin Hartley), protagonista di successo di una sitcom che vuole però dare vera prova del suo talento; c'è infine Randall (
Sterling K. Brown), il fratello adottivo di Kate e Kevin ora padre di due bambine in cerca della verità sui suoi genitori naturali. Questo intreccio di voci eterogenee si fa sempre più avvolgente nell'arco di 18 puntate. Non lasciatevi ingannare: questa potrebbe sembrare una serie che gioca "solo" con i sentimenti zuccherati, di facile presa sul grande pubblico. Ebbene no: ogni aspetto della quotidianità della famiglia Pearson trova spazio e in tutto questo anche i momenti più tristi e difficili da superare vengono raccontati. Procedendo nella visione si osserva che proprio uno di questi ricordi è stato un punto di svolta dell'intera famiglia, uno degli eventi più importanti della vita di ognuno dei personaggi.

Ben pochi show televisivi negli ultimi anni hanno saputo affrontare così genuinamente diverse importanti tematiche, soffermandosi sui piccoli dettagli capaci di fare la differenza. Aggiungete al tutto un gruppo di attori affiatati e dialoghi convincenti: ecco servita la serie che potrebbe sconvolgere le vostre convinzioni.
Voto prima stagione: 8 e mezzo
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