Titolo: Il diario segreto di Laura Palmer
Titolo originale: The Secret Diary of Laura Palmer
Autore: Jennifer Lynch
Anno: 1990
Voto: 2,5/5
Cosa rappresenta Twin Peaks? Una semplice serie tv, potrebbero dire alcuni. Un fenomeno di costume, direbbero altri. Lo show creato da David Lynch e Mark Frost ha preso vizi e ossessioni di una società trasformandoli in orrore e terrore, avvolgendo il tutto con atmosfere sovrannaturali capaci di far sembrare tutto, anche quella piccola cittadina dall'aspetto comune, qualcosa di rassicurantemente lontano da noi. Tre note, uno sguardo allucinato ed una foto di una giovane dall'aria ingenua: basta poco per creare qualcosa in cui realtà e finzione si mescolano realizzando qualcosa di completamente nuovo. E questo fenomeno, come già detto, non ha influenzato solamente il piccolo schermo ma ha avuto un impatto su più dimensioni coinvolgendo anche il mondo delle pagine stampate e inventando un nuovo modo di raccontare.

Voi direte, e quindi? Quindi è impossibile parlare de Il diario segreto di Laura Palmer senza essere influenzati dall'imponente fenomeno di cui fa parte. I pensieri più oscuri e nascosti della protagonista di Twin Peaks prendono forma attraverso la penna di Jennifer Lynch, figlia di David. Con interesse morboso si divorano, letteralmente, le pagine del diario in cui sembrano celarsi tutti i mali e contemporaneamente tutte le verità della cittadina più misteriosa di sempre. Si mettono alla luce le dinamiche più inquietanti della crescita della ragazza e si approfondiscono curiosamente i suoi legami con alcuni personaggi. Questo libro/esperimento può risultare un'esperienza interessante per molti appassionati della serie ma...
Estratto dal contesto, considerato separatamente il libro, purtroppo, perde il suo valore. La lettura scorre veloce, certo, ma risulta anche piuttosto superficiale e fine a se stessa. Non emerge nessun desiderio di lasciare il segno con scelte coraggiose o semplicemente insolito.
In conclusione, si tratta di un libro che può avere due chiavi di lettura e, in altre occasioni, questo potrebbe essere un pregio. Questo diario, però, non sembra comprendere le sue potenzialità e riduce il tutto, a mio parere, a qualcosa di facilmente dimenticabile nella sua paradossalità.
Da bambina, bastavano tre o quattro scene in croce di questa serie a terrorizzarmi fin nel midollo: ricordo ancora gli incubi che mi suscitavano, "Twin Peaks" aveva sulla mia fantasia un impatto a dir poco raggelante! Mai capito il perché, visto che film come "It" o "Dracula", invece, riuscivano soltanto a divertirmi! XD
RispondiEliminaAd ogni modo, stranamente, non riesco a trovare la voglia di accostarmi ai nuovi episodi. Peccato che il libro non sia niente di che; avrebbe potuto rappresentare un ottimo strumento per cominciare a riavvicinarmi alla strana creature di David Lynch...
Penso che sia colpa di quel mix perfetto di surrealismo e ironia ;)
EliminaI nuovi episodi saranno una dura prova, la paura di rimanere delusi non è poca! Vedremo: domani avremo i primi pareri :D
L'avevo letto negli anni '90, senza capirlo, ché ero troppo piccola. Recuperato in seguito, scevra dalla febbre di Twin Peaks, è risultato una roba illeggibile. Chissà se lo leggessi ora che Lynch è tornato prepotente! :)
RispondiEliminaNeanche con l'influenza del caro Lynch sono riuscita ad apprezzarlo completamente ahah :)
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