Titolo: Reykjavík Cafè
Titolo originale: Korter
Autore: Solveig Jonsdottir
Anno: 2015
Pagine: 317
Voto: 3/5
Quattro donne vicine ai trent'anni, quattro giovani alle prese con piccoli grandi problemi che comportano cambiamenti, svolte necessarie a comprendere i loro desideri e sogni per il futuro e per la vita. Hervör, Karen, Silja e Mía sono le protagoniste di Rykjavik Café, romanzo d'esordio della scrittrice islandese Solveig Jonsdottir. Molti hanno considerato questo libro come una versione di "Sex & the City" alla luce dell'aurora boreale. I punti di contatto sono numerosi ma siamo veramente sicuri che questa storia sia solo questo?
Una lettura fresca e divertente che racconta gli ostacoli e le difficoltà che si incontrano nella quotidianità, nella normalità di ogni giorno. Inizialmente le quattro voci femminili sembrano non avere niente in comune ma, con l'avanzare della storia di ognuna, emergono intrecci inaspettati e numerosi punti di contatto: ogni cambiamento comporta momenti difficili ma nasconde, quasi sempre, inaspettate opportunità e nuovi obiettivi. Certo, l'idea non è innovativa o tremendamente originale ma lo sviluppo ha il suo perché con il suo essere frizzante e piacevole. Non tutti i personaggi sono, a mio parere, costruiti alla perfezione: ho mal sopportato Mia in particolare. L'insieme delle figure coinvolte nella storia, tuttavia, è convincente e anche alcuni non protagonisti riescono a trovare spazio condendo il tutto con buona ironia.

La struttura del libro a episodi mi ha ricordato molto alcuni film britannici con cast corale in cui ogni situazione ed ogni intreccio viene chiarito solo negli ultimi passaggi. Si potrebbe pensare che il locale del titolo abbia un ruolo cruciale in tutto questo e invece.. no. Certo, viene spesso citato e visitato tra le pagine del libro ma non è mai essenziale. Da questo deriva un po' di perplessità per il titolo che, tuttavia, inquadra la storia in un contesto, quello islandese, che appare, forse, molto diverso da quello presente nell'immaginario comune: i quartieri e le vie della capitale islandese appaiono dinamici ed incredibilmente ricchi di calore ed emozioni. Peccato, infine, per quella conclusione un po' frettolosa che comunque non compromette una lettura piacevole e non troppo impegnativa.
M'ispira molto.
RispondiEliminaE poi amo, amo le copertine della Sonzogno!
Sì, carinissima anche se molto ingannevole proprio come il titolo :)
EliminaL'ho letto anche io giusto qualche settimana fa e anche io dato un giudizio simile al tuo - 3,5/5.
RispondiEliminaSe ti va di leggerla, qui c'è la mia recensione. :)
Corro a leggere bene il tuo pensiero, grazie per avermi segnalato il link :D
EliminaNe avevo sentito parlare un po' di tempo fa, ma (non so perché) ho finito con il lasciarlo scivolare nel dimenticatoio...
RispondiEliminaInvece sembra proprio una lettura adorabile, fresca e divertente! ^_____^
Proprio così, consigliata specialmente se si cerca un po' di relax :)
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