Titolo: American Graffiti
Un film di George Lucas con Richard Dreyfuss, Ron Howard, Paul Le Mat, Charles Martin Smith, Cindy Williams, Harrison Ford
Genere: commedia
Durata: 110 min
Ambientazione: Stati Uniti
Anno: 1973
Voto: 4/5
"Il Rock'n'roll è andato in malora da quando è morto Buddy Holly!"
Era questione di poco tempo: sapevo che prima o poi sarei rimasta vittima del tanto amato-odiato fascino 'vintage'. Nasce così, parallelamente ai miei sempre più frequenti recuperi, un nuovo spazio in cui rivivere piccoli grandi film del passato in celluloide. Thursdays Classic non ha intenzioni ambiziose: vuole semplicemente essere un modo per condividere con voi dei tuffi in anni cinematografici più o meno lontani.
American Graffiti è, probabilmente, il film giusto per iniziare questo viaggio. Magari a bordo di una Ford Thunderbird, una delle tante auto che sfrecciano nel film del 1973 scritto e diretto da un giovane George Lucas. Questa pellicola incarna perfettamente tutto quello che si immagina quando si pensa ai cambiamenti, alla crescita e, soprattutto, alla nostalgia. Si tratta di una visione che mi "sfuggiva" da diverso tempo. Da un paio d'anni mi avventuro tra le postazioni di piccoli mercatini dell'usato alla ricerca di vinili. Fra i miei primi bottini figurava proprio la colonna sonora di questo film, un mix travolgente di brani di un'intera generazione comodamente raccolti in due dischi. La curiosità di recuperare il film, tanto citato ed apprezzato - non ha fatto altro che continuare a crescere fino a quando, finalmente, un paio di giorni fa una fortunata congiunzione astrale mi ha fatto scovare American Graffiti nel catalogo di TimVision. Il clic sul tasto play è stato immediato.
Quale migliore situazione di quella dell'ultima notte prima del college per raccontare una generazione? Si vive così una serata in compagnia di Curt, Steve, John e Terry,
si affrontano situazioni e imprevisti mostrando i loro timori, le loro esitazioni e il loro desideri che diventano sempre più chiari minuto dopo minuto. I primi due, impersonati da giovani Richard Dreyfuss e Ron Howard, sono a poche ore da un nuovo capitolo della loro vita: prima di partire verso una prestigiosa università, si avventurano tra questioni irrisolte, discussioni e ultime occasioni. Ogni protagonista ha, però, le sue peculiarità con cui si 'trasforma' mentre è alla ricerca di una misteriosa ragazza bionda oppure mentre cerca di superare i più assurdi problemi.
Attraverso una serie di curati e dinamici episodi musicalmente legati fra loro, Lucas scatta un'istantanea dei primissimi anni Sessanta e, guardando questo film, sembra proprio di viverli o, meglio, di averli vissuti in prima persona. Nostalgia, nostalgia attraverso immagini e dialoghi. Vengono immortalati come anni in cui si ha il coraggio di sperare e di essere spensierati, vengono impressi nella memoria come un'epoca da ricordare proprio per la sua ingenuità. In poco tempo, guerre, assassini e ribellioni avrebbero cambiato completamente la società e in particolare gli Stati Uniti, rendendoli una 'creatura' completamente diversa. Sì, le imperfezioni ci sono ma anche loro, forse, arricchiscono la pellicola.
Una visione che consiglio a tutti coloro che, all'udire il nome George Lucas, pensano unicamente a Guerre Stellari: questo gioiellino saprà stupirvi mostrandovi un lato diverso di questo regista.
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