Titolo: Va', metti una sentinella
Titolo originale: Go Set a Watchman
Autore: Harper Lee
Anno: 2015
Voto: 2,5/5
Come affrontare la lettura di uno dei classici più importanti del secolo scorso? Ah sì, capisco: la sola pronuncia del termine "classico" lascia immaginare polverosi mattoni dai lunghi ed arzigogolati periodi. Se questa è l'immagine che si è subito formata nella vostra mente, probabilmente Il buio oltre la siepe metterà in seria crisi buona parte delle vostre convinzioni. Con un tono amichevole e con personaggi straordinari, il libro di Harper Lee - premio Pulitzer nel 1960 - riesce a trattare in maniera originale ed insolita temi complessi ed ancora estremamente attuali senza mai risultare pesante o saccente. Le parole della protagonista Scout, dirette e senza secondi fini, conquistano il lettore. Questa voce, questa figura ormai di famiglia torna cinquant'anni dopo con Va', metti una sentinella.

Una reazione strana quella che nasce davanti alla notizia della pubblicazione di questo libro. Il ritorno nella controversa cittadina di Maycomb dopo molto decenni ha sfumature difficili da distinguere. Ci si avvicina con molta, molta diffidenza. Dopotutto, è normale pensare ad una mera operazione commerciale. In molti, come me, l'hanno pensato. L'idea di ritrovare il buon vecchio Atticus e Scout con qualche anno in più, tuttavia, era più che irresistibile. Con un po' di inquietudine si inizia a sfogliare questo sequel - scritto, in realtà, prima de Il buio oltre la siepe - che, sin dalle prime pagine, sembra essere fuori tempo massimo. No, non si tratta semplicemente dell'incredibile arco temporale che separa le pubblicazioni dei due libri della Lee: la storia qui raccontata, pur trattando nuovamente un tema serio come l'integrazione, ha contorni che rendono difficile apprezzarla completamente. E' una sensazione difficile da spiegare a parole. E' un mix di situazioni, riferimenti, citazioni e immagini difficili da comprendere fino in fondo. Forse proprio per questo motivo tre quarti del romanzo appaiono confusi e fin troppo criptici.
Sul finale si ritrova il tono coinvolgente che tanto si era amato in passato. Proprio nelle ultime pagine riemergono i ricordi dell'infanzia di Scout, i suoi legami con i familiari e gli amici e, soprattutto, i suoi dubbi sul suo ruolo nella società. Contemporaneamente si iniziano a comprendere le motivazioni, le ragioni e (forse) i significati dell'intera storia, difficile da presentare senza rivelare troppo. A lettura conclusa, però, rimangono troppe perplessità. Il libro fa riflettere e pensare su valori come giustizia, unione e determinazione. La storia mostra sotto una nuova luce personaggi conosciuti ed è proprio qui che forse ferisce i lettori che hanno un legame speciale con il vecchio romanzo. Ecco, se appartenete a questa categoria vi avverto che questa lettura potrebbe risultare tremendamente faticosa e inaccettabile, soprattutto a livello emotivo. E forse, sono proprio le troppe emozioni a condizionarmi nel parlarvi di questo titolo.
io non ho ancora letto nemmeno il buio oltre la siepe :(
RispondiEliminaNoooo,quello è da recuperare assolutamente :D
EliminaMi spiace si sia rivelata una delusione! Peccato perché sembrava una bella lettura! 😊
RispondiEliminaCompleta delusione, hai detto bene :(
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