Nuovo appuntamento di SerialTeller con i soliti, classici, amiconi delle serie tv. A chi tocca questa volta?

Quanto adoro Gabriel Macht? Aspettate, riformulo la domanda: quanto adoro Harvey Specter? Difficile quantificare l'amore che nutro per questo testardo e arrogante avvocato di Manhattan che in poco tempo è riuscito a conquistarsi un posto d'onore nel mio pantheon televisivo. Se sono arrivata alla sesta stagione di
Suits è soprattutto merito suo. Ammetto, infatti, che dopo la terribile terza stagione la mia fede nel gruppo di eleganti avvocati di New York ha iniziato a scricchiolare molto pericolosamente. Sarebbe bastato veramente poco a convincermi ad abbandonare definitivamente la serie. A quel disastro, tuttavia, è seguito un buon e promettente crescendo di stagioni capaci di farmi ritrovare ciò che avevo tanto apprezzato in precedenza. Unica costante e certezza in tutto questo lui, Harvey Specter.
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Titolo: Suits
Lingua originale: inglese
Genere: legal drama
Stagione: 6
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La sesta stagione della serie ideata da Aaron Kosh prende il via nel pieno delle più grandi difficoltà vissute dai diversi personaggi: Mike è stato scoperto ed è in prigione, Harvey si ritrova improvvisamente senza certezze e l'eccentrico Louis vede lentamente crollare tutte le sue ambizioni per lo studio legale. A condire il tutto ci sono i sempre più approfonditi legami interpersonali che finalmente valorizzano personaggi che in passato talvolta risultavano addirittura fastidiosi. E' il caso di Rachel che, interpretata dalla principesca Meghan Markle, finalmente subisce una specie di restyling capace di donare finalmente al personaggio determinazione e motivazione. Parallelamente, lo spettatore apprende sempre più dettagli fondamentali del passato di Harvey e, soprattutto, di Jessica Pearson, tra le migliori dell'intera stagione. E' lei la regista invisibile e silenziosa di questi ultimi sedici episodi - possibile preludio di uno spinoff a lei interamente dedicato - che, svelato il segreto di Mike, si tuffano in nuovi e curiosi sviluppi impensabili in precedenza. Un rischio, un azzardo che poteva mettere fine ad una serie fortunata come questa.
Il risultato, però, è più che mai eccellente. La serie trova nuovi ritmi, nuovi obiettivi e, finalmente, riesce a togliersi alcuni pesi che, da troppo tempo, ne affaticavano la visione. Certo, alcune grandi questioni (non troppo) filosofiche rimangono ancora irrisolte: riusciranno Harvey e Donna a trovare il loro meritato lieto fine? A questa domanda non si può ancora rispondere ma senza dubbio si può dire che tutti - proprio tutti - i personaggi questa volta si sono evoluti, sono maturati riscoprendosi attraverso le loro più grandi debolezze.
Che dici, Harvey? Missione compiuta?
Voto sesta stagione: 8+
Che cosa vedono i miei occhi? *-*
RispondiEliminaOh, Harvey. ♥
Eh sì, proprio lui ♥♥
EliminaSerie che mi tocca iniziare...
RispondiEliminaTe la consiglio! Pur non essendo troppo impegnativa, riesce a coinvolgere :D
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