Tornano le puntate flash di SerialTeller dedicate ad alcune serie recentemente recuperate. I titoli presentati oggi, purtroppo, non si possono annoverare tra i migliori consigli di visione, anzi! Entrambi presenti su Netflix, questi due show non sono riusciti a conquistarmi. Due generi molto diversi che hanno però avuto lo stesso destino - almeno qui su Stories. Date un'occhiata: sono curiosa di sapere se qualcuno fra voi li ha apprezzati!
|
Titolo: Travelers
Lingua originale: inglese
Genere: fantascienza
Stagione: 1
|
Quattro persone. Quattro figure dalle personalità più diverse possibili fra loro unite da un improvviso ma fondamentale cambiamento. In questa nuova vita, ognuno di loro dovrà affrontare le inevitabili conseguenze. Tutto questo e molto di più per un comune obiettivo. O almeno così vorrebbero farci credere le prime due puntate in cui vengono introdotti i personaggi ed alcune parti della loro storia. Ci sono Philip, giovane con problemi di droga, Marcy, ragazza con seri problemi di comunicazione, Carly, madre single alle prese con un ex violento, e Trevor, promettente atleta liceale. Il detective Grant avrà un ruolo fondamentale nel loro ricongiungimento. Loro sono, infatti, dei Travelers, viaggiatori dal futuro che sostituiscono la coscienza di un corpo a pochi secondi dalla morte. Il loro scopo è quello di evitare la distruzione della società. Cosa vorrebbe significare? Ebbene, non lo so. Ho interrotto la visione di questa serie dopo appena due puntate, un paio di episodi che, una volta superata l'iniziale curiosità, non hanno saputo stuzzicarmi suggerendomi l'esistenza di quel 'qualcosa-di-diverso'. Tutto è molto vago nell'accezione peggiore del termine. Motivazioni confuse, ritmi che non riescono a trascinare lo spettatore oltre i primi dieci minuti e storie traballanti sono le condanne a morte di una serie che, purtroppo, non decolla.
Voto: 4
|
Titolo: Paranoid
Lingua originale: inglese
Genere: thriller, poliziesco
Stagione: 1
|
Netflix regala così spesso sorprese telefilmiche che, forse, mi sto abituando. Semplicemente si fa troppo affidamento alla sezione 'In primo piano', quella strana zona in cui hanno soggiornato Stranger Things e Daredevil. Giusto per dirne due così, poco impegnativi come paragoni. Tutto questo per dirvi che no, Paranoid non è una serie degna d'attenzione. Certo, non è un prodotto Netflix ma nemmeno uno show da piazzare in evidenza in mezzo a tanti titoli decisamente più validi. Il genere, poi, non l'aiuta: nel 2016 ci vogliono buone dosi di bravura e genialità per realizzare un poliziesco degno di nota. Rocco Schiavone, poi, ha insegnato che a volte basta avere 'semplicemente' un unico ma strepitoso protagonista per rendere originale uno show. Questa miniserie di iTv - la rete di Downton Abbey e Poirot, per fare nuovamente due confronti - non può contare nemmeno su un personaggio principale carismatico né su un cast affiatato e simpatico. L'irritante Nina, detective alle prese con la morte sospetta di un medico locale, non riesce ad instaurare alcun tipo di legame con il pubblico. Le paranoie ed i problemi dei suoi colleghi non fanno altro che peggiorare la situazione, aggravando i pericoli di una debole trama dai risvolti intuibili. Ora ho capito il titolo: il risultato della visione è un tremendo mal di testa!
Voto: 3
Non ho ancora iniziato nessuno dei due, ma devo confessare che mi ispiravano molto: peccato! :(
RispondiEliminaPiù avanti proverò a guardare un episodio o due, ma senza fretta...
PS: hai più avuto modo di guardare "River", sempre su Netflix? Giuro: è stupendo... e pensa che a me le "crime story", solitamente, non piacciono! :D
Avevo iniziato a guardare la prima puntata e devo dire che mi aveva incuriosito al punto giusto con un ottimo Skarsgard. Poi, purtroppo, l'ho persa in mezzo ai grandi recuperi di stagione. Rimedierò, grazie per avermela ricordata :D
Elimina