Titolo: Allied
Un film di Robert Zemeckis con Brad Pitt, Marion Cotillard, Jared Harris, Matthew Goode
Genere: thriller, drammatico, sentimentale, spionaggio
Durata: 124 min
Ambientazione: Marocco, Regno Unito
Anno: 2016
Voto: 3,5/5
La storia del cinema annovera molti film resi celebri dalle vicende che li coinvolgono. Chiamiamole curiosità. Si potrebbe parlare di pure e semplici congetture costruite ad hoc per la promozione di un film. A volte si tratta di semplici e pure curiosità. Non negate: non sono pochi i film che si guardano per questo. Allied è questo, un film che attira per curiosità, non - ahimè - verso la sua storia bensì per le cronache rosa che l'hanno visto coinvolto. Poteva essere un astuto trampolino di lancio e invece si è rivelato un terribile ostacolo.
Ora cercherò di essere più chiara. L'ultimo film di Zemeckis, regista che ho saputo apprezzare nonostante la sua discontinuità, non verrà mai ricordato per ciò che racconta, per le interpretazioni dei suoi protagonisti o per la splendida cura dei dettagli di stilosi costumi. No, questa pellicola sarà sempre associata alla chiacchieratissima separazione dei Brangelina, avvenimento che sembrerebbe strettamente legato ad un presunto flirt del buon Brad con Marion. Realtà o semplice gossip fine a se stesso? Non si può dire nulla con certezza. Resta il fatto che il film è stato innegabilmente penalizzato, le sue ambizioni sono state forzatamente ridimensionate da dinamiche da showbiz: a scatola chiusa, Allied, purtroppo, ha perso un po' del suo fascino.

La storia di Max e Marianne, spie incaricate dell'omicidio dell'ambasciatore tedesco in Marocco, non verrà mai considerato un capolavoro cinematografico: la narrazione ha alcuni difetti, apparendo fin troppo sbrigativa in alcuni passaggi, e certe scene sono forse un po' fuori luogo. Tuttavia, è impossibile non rimanere affascinanti da una sempre splendida Marion Cotillard, la cui magnetica bravura a tratti rasenta un'irritante perfezione. La vicenda raccontata, ampiamente e forse eccessivamente mostrata già nel trailer, ruota proprio attorno al suo ruolo di donna, di moglie, di madre, di amante, di spia fedele al suo compito. Il personaggio di Marianne con la sua ambiguità rispecchia le paure e i sospetti di un'epoca, i sentimenti di una società che cerca di trovare la giusta strada da seguire dopo un terribile conflitto di dimensioni internazionali. Certo, l'argomento non si può certo definire nuovo oppure originale..
Niente di nuovo sul fronte del soggetto, questo è vero. Zemeckis, però, gioca d'azzardo con canoni d'altri tempi, con eleganza e raffinatezza, realizzando una pellicola che riprende la tradizione, omaggiando le atmosfere di Casablanca con un pizzico di tensione hitchcockiana e trovando nel duo protagonista un ottimo fulcro narrativo capace di reggere in maniera non troppo faticosa le due ore di durata. Un film affascinante nella sua imperfezione: nonostante tutto, non è da ignorare.
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