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Uomini che odiano le donne - Stieg Larsson

Uomini che odiano le donne

Titolo: Uomini che odiano le donne

Titolo originale: Män som hatar kvinnor

Autore: Stieg Larsson

Anno: 2005

Voto: 5/5

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- Al 5° posto della Top 10 Books del 2016 -

Non si può affrontare la lettura di Uomini che odiano le donne con leggerezza. Non si tratta semplicemente della paura e dell'ansia che assale il lettore - in erba oppure veterano - alla vista di un corposo mattone di qualche centinaio di pagine. Anche se l'euforia che lo circondava qualche anno fa si sta lentamente sfumando, il primo capitolo della saga Millennium rimane un importante titolo della letteratura nord europea e non semplicemente per il genere giallo-thriller.
Basta leggere i primi capitoli per comprendere quanto questo romanzo sia complesso ed articolato. Sin dal principio è evidente, infatti, la grande abilità di Larsson di inserire ogni evento della storia in un contesto più ampio che comprende aspetti sociali, economici e politici. Questa grande varietà di tematiche, tuttavia, non distoglie l'attenzione, poiché l'autore riesce a trovare un perfetto equilibrio tra tensione narrativa e problematiche di attualità.

Uno dei protagonisti della storia incarna perfettamente lo spirito delle vicende raccontate nel libro.  Sin dall’introduzione,  l'insolita hacker Lisbeth Salander incuriosisce e inquieta, con la sua duplice anima oscillante tra estremi vive un'esistenza costantemente al confine tra legale e illegale: è una vittima degli errori e dei problemi di una comunità ma anche una giovane donna che nei momenti più duri trova forza e coraggio, anche se in modi poco ortodossi. Il suo è senza dubbio il personaggio più affascinante del romanzo, grazie alla sua capacità di suggerire interessanti riflessioni sulle condizioni e sulle contraddizioni in cui vivono coloro che la maggior parte delle persone considerano 'diversi'. Al fianco di Lisbeth, c'è, tuttavia, il vero protagonista: Mikael Blomkvist, una sorta di alter ego di Stieg Larsson, è un giornalista che crede nelle sue battaglie capaci di toccare pericolosi pulsanti nel mondo dell'economia. Il fondatore dell’impegnata rivista Millennium, entra subito in sintonia con il lettore con cui condivide sfortune e difetti.
Stieg Larsson
La storia, grazie anche ai due adattamenti cinematografici, è ormai ben nota: Mikael viene contattato dall'anziano Henrik Vanger, magnate dell'industria svedese, per indagare sulla misteriosa scomparsa della nipote Harriet avvenuta nel 1966 sull'isola di Hedeby. Tramite documenti, sbiadite fotografie ed appunti delle investigazioni ormai abbandonate, Mikael dovrà risolvere il mistero, portando alla luce inquietanti verità nascoste sotto la polvere dei decenni. Capitolo dopo capitolo, il ritmo diventa più serrato. Parallelamente i protagonisti vengono sempre più approfonditi psicologicamente. Non bisogna, però, dimenticarsi dei personaggi secondari che ricevono uno speciale trattamento nel curato universo realistico creato da Stieg Larsson. Con maestria ed astuzia, l'autore riesce a catturare in semplici scene le ossessioni dei personaggi insieme ai loro rimorsi e le loro paure.
Uomini che odiano le donne è thriller che, a differenza di altri titoli del genere, riesce ad andare oltre l’apparenza, evidenziando contrasti e contraddizioni della tranquilla Hedeby, isola svedese ai confini della civiltà che ricorda la memorabile Nigger Island di Dieci piccoli indiani. Proprio questa strana somiglianza sembra suggerire inizialmente una grande attenzione - e rispetto - della tradizione dei gialli più popolari nord europei. La condizione iniziale del caso, infatti, ricorda neanche troppo vagamente un enigma a camera chiusa che, però, con il passare del tempo, si trasforma in un intreccio ben più complesso ed apparentemente indecifrabile.

Fede Stories.

Commenti

  1. Ottima recensione! L'ho riletto quest'estate e sono riuscita ad apprezzarlo addirittura più della prima volta. Il personaggio di Lisbeth secondo me è uno dei più affascinanti della letteratura e senza dubbio il mio preferito.

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    Risposte
    1. Grazie mille, felice che ti sia piaciuta!
      Lisbeth ovviamente é la figura centrale. Larsson, però, aveva questa straordinaria capacità di dare la giusta attenzione ad ogni personaggio: mostruoso!

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