Titolo: Doctor Strange
Un film di Scott Derrickson con Benedict Cumberbatch, Rachel McAdams, Chiwitel Ejiofor, Benedict Wong, Tilda Swinton, Mads Mikkelsen
Genere: azione, fantasy, avventura, supereroi
Durata: 115 min
Ambientazione: Regno Unito, Stati Uniti, Cina, Nepal
Anno: 2016
Voto: 5/5
Con la quattordicesima pellicola targata Marvel Cinematic Universe si entra nel vivo della Fase Tre di questo mastodontico progetto al confine tra cinema e mitologia. Questo ultimo tassello del grande puzzle in continuo work in progress della Casa delle Idee è fondamentale per lo sviluppo dei prossimi film. La figura di Stephen Strange per la prima volta approda in carne ed ossa sul grande schermo e porta il volto di uno degli attori del momento, Benedict Cumberbatch, un nome decisamente importante per un protagonista di cinecomic. Una scommessa vinta o un azzardo non andato a buon fine?
Inutile negare che, all'alba dell'uscita di Doctor Strange, un'atmosfera di euforia mista a sospetto regnava sovrana tra appassionati e non. Gran parte della promozione di questo film si è basata sui diversi componenti del cast e sullo stesso attore protagonista. La pellicola di Scott Derrickson, infatti, può vantare interpreti illustri nonché attori molto apprezzati in ogni angolo del pianeta, volti che difficilmente si riescono ad accostare alla dicitura di supereroe cinematografico. Rachel McAdams, Tilda Swinton, Chiwitel Ejiofor, Mads Mikkelsen: difficile gestire personalità di questo tipo, dando ad ognuna la giusta importanza all'interno della storia.
L'introduzione della magia nell'Universo Marvel costituisce un'ulteriore incognita in una solida e collaudata formula vincente in cui super-tecnologia e azione svolgono un ruolo centrale. La vera impresa è riuscire a trovare il giusto equilibrio tra le diverse componenti.
Non risulterebbe assurdo affermare che Doctor Strange, con la sua nuova prospettiva, è uno dei film più riusciti dell'MCU. L'evoluzione dell'arrogante chirurgo Stephen Strange, la cui carriera viene irrimediabilmente compromessa da un incidente, è al centro della narrazione e viene sviluppata con precisione e massima attenzione a dettagli e ritmi. Essendo l'esordio cinematografico di un personaggio nato sugli albi di fumetti nel lontano 1963, il film si sofferma particolarmente - e giustamente - sulle origini del supereroe protagonista e dei suoi grandi poteri. Il protagonista si avvicina al mondo della magia grazie all'incontro con l'Antico (Swinton), saggio stregone che vive a Katmandu dove insegna ai suoi discepoli i segreti e i rischi delle arti mistiche. L'iniziale atteggiamento egoista ed arrogante di Strange si scontra con la vastità dell'universo di conoscenze dell'Antico. Nel frattempo, un ambizioso ex-discepolo, Kaecilius (Mikkelsen) scopre i lati più oscuri della magia e prepara il suo piano malvagio...
Il prodotto, alla base, mantiene uno schema semplice ed abbastanza tradizionale: la trasformazione in stregone, l'addestramento, un villain alla conquista del mondo e altre caratteristiche che accomunano il film a tutti i suoi predecessori del genere. Questa modalità garantisce una rassicurante continuità nonostante la massiccia introduzione di nuove questioni nella Fase Tre. La magica genialità di questo film risiede nella sua paradossale sostanza: il film rientra perfettamente nelle schiere marvel-lotiche ma riesce a costruire e conservare una sua identità originale. Il merito della riuscita della pellicola è da attribuire al nutrito cast capace di amalgamare alla perfezione serietà e leggerezza - epici i dialoghi tra Strange ed il simpatico bibliotecario Wong - riuscendo ad intrattenere senza difficoltà un pubblico eterogeneo per poco meno di due ore. Impossibile, inoltre, non rimanere a bocca aperta davanti agli straordinari effetti visivi, uno dei segni distintivi della stessa pellicola, e alla grande capacità di costruire un ponte tra tradizione occidentale ed orientale aprendo la strada verso nuovi interessanti orizzonti per i supereroi dei nostri giorni.
Concordo: un film divertente e spettacolare ai massimi livelli, con un cast grandioso e tanta, tanta ironia a condire il tutto!
RispondiEliminaMi piacerebbe un film dedicato al bibliotecario Wung, la scena in cui lo cogliamo ad ascoltare la canzone di Beyonce è quasi epica! :D
Adorando Beyonce, quella scenetta per me è da incorniciare :D
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