Titolo: Marina
Autore: Carlos Ruiz Zafon
Anno prima pubblicazione: 1999
Voto: 5/5
"Michail era stato semplicemente un uomo convinto che il proprio destino fosse quello di beffare la morte prima che la morte beffasse lui."
Barcellona, atmosfere cupe, personaggi fragili ed allo stesso tempo coraggiosi: facile dedurre che si tratti di un nuovo splendido romanzo di Carlos Ruiz Zafon. Lo stesso autore spagnolo definisce Marina come il libro a cui è più legato, il suo preferito sotto un certo punto di vista. Con una premessa di questo tipo sono inevitabili grandi, esagerate aspettative, specialmente se in passato si è apprezzato - che dico? Amato! - il tanto citato L'Ombra del Vento. Molti sono rimasti delusi, altri, invece, sono riusciti a trovare ogni risposta tra le pagine dell'ultimo romanzo per ragazzi di Zafon.

Il passato del capoluogo della Catalogna si racconta attraverso i vicoli, le piazze e i palazzi più misteriosi della città. La storia del giovane Oscar ha inizio proprio in un'affascinante ed antica villa dove incontra Marina, una ragazza che sarà capace di sconvolgere completamente prima la sua quotidianità e poi la sua vita. Il loro legame si intreccia con la tragica storia di Michail Kolvenik, uomo brillante ma destinato ad una drammatica esistenza. I giovani protagonisti, completamente assorti nella risoluzione dei misteri che circondano la figura di Kolvenik, non sembrano rendersi conto che, forse, le loro vicende personali non sono così distanti.
"Alla fine degli anni Settanta Barcellona era un'illusione di vicoli e viali in cui si poteva viaggiare a ritroso nel tempo di trenta o quarant'anni semplicemente oltrepassando la soglia di una portineria o di un caffè. "
A CRZ bastano poche frasi, una manciata di parole giuste al posto giusto per rievocare magicamente, tra le pagine di un romanzo che profuma di stampa, le atmosfere di una Barcellona lontana e sconosciuta, dormiente sotto la polvere e i misteri che la popolano. Marina è magia pura sin dall'incipit. Difficile catalogare, etichettare con una definizione questo romanzo. Considerarlo come una semplice lettura per i più giovani significherebbe sminuirlo. Il quarto libro dell'apprezzato autore spagnolo tocca diversi generi, dal fantasy al thriller passando per i complessi territori dell'horror con un pizzico di steampunk. Inutile negare alcune delle influenze che vengono anche astutamente suggerite dai nomi di alcuni personaggi: Shelley e le assonanze con il mostro di Frankenstein non possono certo essere semplici coincidenze.
Un'avventura coinvolgente che si legge tutta d'un fiato. Merito del successo è senza dubbio da attribuire allo stile ed alla fantasia dello scrittore, capace, ancora una volta, di commuovere ed emozionare con interessanti e studiate svolte della storia. I variopinti personaggi tengono per mano il lettore e diventano guide coraggiose in una trama che affronta i demoni più oscuri dell'animo umano alimentato da paure, tormenti e ossessioni.
Una lettura unica ben diversa - ma non in senso negativo! - dallo splendido L'ombra del vento a causa delle sue tinte molto cupe e surreali.
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