Titolo: Una settimana schifosa
Titolo originale: Plugged
Autore: Eoin Colfer
Anno: 2011
Voto: 2,5/5
Eoin
Colfer, un nome ed un cognome che spesso vengono associati all’universo della
narrativa dedicata ai più giovani. L’autore irlandese è, infatti, noto in tutto
il mondo per essere la penna che ha dato vita ad Artemis Fowl, giovane genio
del crimine protagonista dell’omonima saga di successo. Nel 2011 lo scrittore
affronta una difficile prova che ha segnato la carriera di molti suoi colleghi:
la pubblicazione di un romanzo per un pubblico di lettori adulti. Dopo un
intero decennio vissuto tra le pagine del mondo fantasy, è senza dubbio
impegnativo e complesso il passaggio ad un genere ben diverso e completamente
sconosciuto. La domanda sorge spontanea: Colfer riesce a mantenere il suo
spirito brillante ed accattivante anche in questa versione più matura dei suoi
precedenti lavori?
Nei
diversi capitoli di “Una settimana schifosa” sono ben evidenti l’ironia, la
spensieratezza e la vena irlandese che hanno sempre caratterizzato lo stile
dell’autore, anche qui riconoscibile sin dalle prime frasi. In un volume di
poco meno di trecento pagine albergano personaggi divertenti, esuberanti ed
improbabili capaci di dare luogo a scenette strappa-risate al limite del credibile.
Il protagonista stesso ispira subito simpatia con le sue fisse, i suoi ricordi
e atteggiamenti che lo rendono molto umano e – spesso – pasticcione. Suo
malgrado si ritrova coinvolto in una travolgente spirale di crimini e
scazzottate che garantisce un’ottima dose di action con un pizzico di comedy
che alleggerisce i toni che altrimenti risulterebbero fin troppo violenti. Una frizzante
serie di figure fuori dalla norma – dalla vicina di casa svampita al migliore
amico medico con competenze discutibili – accompagnano Daniel in una lunga
settimana segnata da situazioni assurde e spesso anche esagerate nelle loro
dinamiche.
Colfer esordisce nel mondo della narrativa adulta con un’avventura spassosa
che, tuttavia, deve ancora sfruttare completamente il suo potenziale. I
numerosi riferimenti a film, canzoni e i diversi siparietti dei personaggi di
contorno riescono comunque a strappare molti sorrisi aiutando a rilassare per
qualche ora la mente.
La storia di questo bodyguard dal cuore tenero è
consigliata a coloro che non disprezzano un po’ di azione nella loro lettura.
Concluso l’ultimo capitolo, il lettore inevitabilmente desidera sapere di più,
conoscere meglio lo strampalato compagno di avventure che tornerà nel sequel
ancora inedito in Italia.
Recensione pubblicata anche su ThrillerNord

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