Buongiorno amici serial-addicted: il post di oggi è senza dubbio pane per i vostri denti!
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Cosa succede tra un cinecomic e l'altro? Come reagiscono le persone ai disastri lasciati dai grandi combattimenti finali? Se anche voi spesso vi siete posti queste domande, posso tranquillamente darvi il benvenuto nel club. L'universo Marvel è vario e vastissimo e, ancora una volta, è riuscito a dare una risposta creando nel 2013 la serie Agents of S.H.I.E.L.D., uno show che vede come protagonisti tutti coloro che operano silenziosamente alle spalle dei noti supereroi che troneggiano sul grande schermo.
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Titolo: Agents of S.H.I.E.L.D.
Genere: azione, supereroi, fantascienza
Lingua originale: inglese
Stagione: 3
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Questa serie rientra nella categoria dei miei ambiziosi recuperi massicci. Solo recentemente, infatti, è maturata la mia passione per questi personaggi. Le prime puntate, ai tempi dell'esordio, non mi convinsero molto. Pareri positivi di amici e buone recensioni lette qua e là mi hanno, tuttavia, convinto a dare una seconda chance a questa serie. Ho conosciuto così le storie e le avventure di Coulson, May, Skye e in particolare di Fitz e Simmons. Soprattutto questi ultimi, infatti, sono attualmente due dei miei personaggi televisivi preferiti in assoluto. Il legame tra i due, soprattutto in questa stagione si evolve e, inevitabilmente, si complica ulteriormente. Anche Daisy è cresciuta dopo la climax di eventi che l'ha coinvolta nella seconda stagione. Un nuovo punto di partenza, il misterioso monolite di origine Kree e la scomparsa di Simmons: il vero obiettivo dell'ultima ventina di episodi - non certo semplice da raggiungere - era quello di sfruttare i pregi delle precedenti, trovare il giusto equilibrio tra nuovi e vecchi personaggi e condurre gli appassionati Marvel e non agli eventi scatenanti dell'atteso Captain America: Civil War.
Lo show targato ABC è riuscito a soddisfare le alte aspettative? La mia personalissima risposta è ni. Ho, infatti, apprezzato moltissimo alcuni tratti della storyline ma, contemporaneamente, certi passaggi mi hanno un po' infastidito. La prima parte di stagione, a mio parere, è stata quasi perfetta con le puntate ambientate sul pianeta alieno e con le scoperte sui loschi piani dell'Hydra. Non mi ha convinto molto, invece, l'influenza avuta dall'ultimo cinecomic della casa delle idee sulla serie. Mi aspettavo qualcosa di molto più concreto considerati i fatti narrati nel film e le consistenti ed invadenti conseguenze.

In conclusione, premio a pieni voti Leo e Jemma, capaci finalmente di dare una svolta al loro rapporto - una svolta attesissima da chi li shippa da mesi come me. Resta qualche dubbio sul loro futuro e sull'evolversi del gruppo dopo i tristi eventi che hanno segnato la conclusione - abbastanza scontata. Una buona stagione rafforzata dal solito punto forte della serie: il legame instauratosi tra gli spettatori e i diversi personaggi, sia 'buoni' che 'cattivi'.
Voto terza stagione: 7
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