Benvenuti ad una nuova intrigante puntata di
SerialTeller!
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Titolo: The Catch
Genere: thriller
Lingua originale: inglese
Stagione: 1
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Sono già state spese moltissime parole su Shonda Rhimes. Regina delle serie tv degli ultimi anni, dalla sua penna sono nati prodotti di successo come Grey's Anatomy e Scandal. I due show citati sono tra i più longevi tuttora in produzione e possono, infatti, vantare diverse stagioni alle spalle. Il nome della produttrice e sceneggiatrice statunitense dovrebbe quindi essere sempre una garanzia di successo e qualità, un binomio decisamente complesso. Sarà sempre così?
Devo dire che inizialmente The Catch mi aveva quasi convinto. Confezione luccicante e frizzante, colonna sonora condita da brani recenti ed ammiccanti, montaggio fresco che a tratti ricorda Ocean's Eleven. Credo che proprio quest'ultimo film di Soderberg è, evidentemente, il più grande riferimento dell'intero show a base di truffe e di un po' di sano romance.
Protagonista di questo nuovo esperimento di casa ShondaLand è un'investigatrice privata di Los Angeles, Alice Vaughan (Mireille Enos), sconvolta ed ingannata dal futuro marito rivelatosi un abile truffatore di nome Christopher Hall (Peter Krause). Le loro strade, tuttavia, continueranno ad incrociarsi.
Qualcosa è andato storto. No, non si tratta di un ritmo lento o di una storia noiosa. Il mio più grande problema è stato il rapporto con la protagonista che ho trovato odiosa sin dal primo episodio. Non sono riuscita a stringere un vero e solido legame con i personaggi. Forse solo sul finale ho tifato un po' per la 'collega' di Christopher, interpretata da Sonya Walger. Resta il fatto che questa serie mi ha lasciato confusa, senza attese per la prossima stagione né disgusto per quanto visto. Indifferente, purtroppo.
Voto prima stagione: 5+
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Titolo: Marseille
Genere: drammatico, politico
Lingua originale: francese
Stagione: 1
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Lo chiamavano l'House of Cards francese. Sin dal trailer, tuttavia, non ho mai notato niente in comune con l'amatissima serie con Kevin Spacey, nonostante io non abbia mai affrontato seriamente quest'ultima. Marseille, il prodotto interamente francese targato Netflix, era condannato ancora prima di essere reso disponibile. Troppi i paragoni, troppi i pregiudizi, troppa poca l'attesa. Posso orgogliosamente affermare di essere riuscita ad ignorare ogni tipo di recensione, positiva o non, affrontando la visione con tranquillità e senza alcun tipo di aspettativa.
Diamo, quindi, a Gerard Depardieu ciò che è di Gerard Depardieu. Nei panni del sindaco Taro uscente di Marsiglia poco prima di nuove elezioni, l'attore francese si impegna con bravura. Si può discutere sulle sue affermazioni e sulle sue polemiche, ma non si può negare che l'intero prodotto si regge sulle sue spalle. La più grande pecca di Marseille risiede, quindi, nel ruolo dell'antagonista, per cui sarebbe necessaria una figura carismatica dotata di un certo fascino sinistro. L'ex pupillo di Taro ha il volto di Benoit Magimel e - ahimè - non mi è piaciuto per niente. Il suo personaggio - e gli astratti personaggi secondari - è risultato troppo stereotipato e, non raramente, incoerente.
A risollevare le sorti del prodotto, tuttavia, rimane un finale che, nonostante sia abbastanza prevedibile, rimescola le carte in gioco dando una seconda possibilità a questa serie.
Voto prima stagione: 5/6
Ciao! Io sto seguendo The catch, sono ancora molto indietro ma per ora mi sta piacendo molto, mi diverte =D
RispondiEliminaAll'inizio mi ha ingannato!
EliminaPer carità: in circolazione c'è molto di peggio! Tuttavia, non mi ha convinto del tutto :(