Buongiorno!
Dopo qualche giorno di assenza, torna
SerialTeller con un titolo che senza dubbio farà impazzire non pochi lettori - e soprattutto lettrici - fra voi!
Fino a poco tempo fa, per me, Tom Hiddleston era un semplice nome fra tanti. Lo associavo al volto di Loki, uno dei personaggi migliori del vastissimo Marvel Cinematic Universe. Un interprete talentuoso ma non un attore da seguire ossessivamente. Il suo nome all'inizio di questo strano 2016 è stato spesso associato a quelli di Hugh Laurie (meglio noto come il Dr. House dell'omonima serie) e di Olivia Colman (la detective Miller del pazzesco Broadchurch), entrambi protagonisti dell'ultimo prodotto televisivo della regista danese Susanne Bier, tornata in gran forma dopo il passo falso di Una folle passione. Il titolo di questa miniserie? The Night Manager.
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Titolo: The Night Manager
Genere: thriller, spionaggio
Lingua originale: inglese
Stagione: 1
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Gli ingredienti elencati finora potevano benissimo bastare a convincere chiunque ad avvicinarsi alla visione. Per i più scettici - tra cui mi posso tranquillamente annoverare - serviva il pizzico in più. No, la dicitura "tratto dall'omonimo romanzo di John le Carré" non sempre è garanzia di qualità. Il vero pizzico in più, la particolarità che mi ha convinto è stata la presenza nel cast dell'australiana Elizabeth Debicki.
Chi? Beh, se non riconoscete il nome di questa sorprendente attrice classe 1990, i film Il grande Gatsby, Everest e Operazione U.N.C.L.E., presenti nel suo curriculum, potranno suggerirvi qualcosa. In tutti i ruoli che ha interpretato ha sempre lasciato il segno e The Night Manager poteva rappresentare un'ulteriore conferma. Le scuse per ignorare questo titolo erano ormai ufficialmente terminate: era il momento di recuperare 6 puntate ricche di tensione e sospetti.
Sospetto: questa è la parola chiave di questo thrillerone d'altri tempi. Da un po' di tempo, a mio parere, non si assisteva a qualcosa di simile. Elegante, costantemente sul filo del rasoio, accattivante: tutte caratteristiche per una produzione di questo tipo e che, purtroppo, troppo spesso mancano all'appello in altri film/serie tv. Gran parte del merito della riuscita è senza dubbio da attribuire ad un buon materiale di partenza da cui attingere e ad un ottimo cast perfettamente in parte. Non si possono non nominare i due protagonisti Hiddleston e Laurie, rispettivamente nei panni di Jonathan Pine e di Richard Roper. Ex militare divenuto direttore di un lussuoso albergo in Egitto, Pine viene casualmente ingaggiato dai servizi segreti di Sua Maestà per una missione quasi impossibile: incastrare l'astuto Roper, trafficante d'armi che nasconde i suoi loschi affari con atti di beneficenza.

Intrighi di potere, minacce, ricatti, rapporti basati sulla cieca fiducia che si intrecciano dando vita ad una trama non totalmente innovativa ma sicuramente popolata da personaggi ricercati ed interessanti. Jonathan è un uomo avvolto nell'ombra, nel mistero: sotto certi aspetti si potrebbe considerare molto simile al suo avversario in questa complessa 'partita a scacchi', l'indecifrabile Roper. Il discutibile personaggio di Laurie è circondato da numerosi ed importanti collaboratori, studia accuratamente ogni sua mossa e non si espone fino all'ultimo, mascherando il suo potere e la sua influenza con furbizia. Menzione d'onore anche per la Colman, determinata agente dei servizi segreti, e l'eccentrico e sospettoso Hollander. Criptico, invece, il personaggio di Jed (Debicki), compagna di Roper: si poteva approfondire meglio.
Siamo davanti a qualcosa di molto simile a 007? Molti hanno voluto interpretare questo prodotto come le prove generali di Hiddleston prima di indossare il completo griffato di James Bond. Preferisco non leggere in questo modo la situazione ma, nel frattempo, tifo per Tom, salito di numerose posizioni nella mia classifica di attori da stalkerare.
Voto mini-serie: 8-
Non l'ho ancora finito, ma finora concordo con il tuo giudizio!
RispondiEliminaAggiungo che la qualità è evidente sin dai primi episodi :D
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