Buongiorno a tutti, non solo agli amici serialaddicted!
Benvenuti ad una nuova puntata riassuntiva di SerialTeller dedicata a due serie tv ben diverse fra loro anche se, in qualche modo, collegate. Attimo gossip: sapevate che l'interprete di Mike Ross, nella vita reale, è fidanzato da circa sei anni con l'attrice che impersona Spencer Hastings? Okay, basta: ora è il momento di lasciare spazio ad impressioni, opinioni e pensieri decisamente sparsi.
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Titolo: Suits
Genere: legal drama
Lingua originale: inglese
Stagione: 2
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Continua il mio mega-recupero delle vecchie puntate della serie più cool con protagonisti avvocati di Manhattan. La seconda stagione di Suits mantiene l'ottimo ritmo della prima riuscendo ad approfondire anche i personaggi che nei precedenti episodi erano rimasti in secondo piano. Si comprendono, quindi, i legami che uniscono i diversi protagonisti - come il rapporto tra Harvey e Donna -, si scava nel passato riportando a galla antichi rancori e debolezze e si mettono alla prova relazioni ed amicizie. Il ritorno di Daniel Hardman, ex titolare, sconvolge l'intero studio legale, animando conflitti inaspettati ed alimentando rivalità secolari. E' l'inizio di una lotta per il potere - e per la sopravvivenza - che obbliga i diversi personaggi a schierarsi, mostrando anche i propri punti deboli, instaurando così interessanti dinamiche.
Scoprendo ulteriormente il lato umano delle diverse 'pedine' in gioco, sale il livello di coinvolgimento. Diventa, quindi, difficile avere un unico personaggio preferito. Anzi, si inizia a nutrire simpatia anche per quelli più insoliti come Rachel - un po' spenta nella prima season - e il complottista dal cuore tenero, Louis.
Anche questa volta Suits è promosso a pieni voto. Riuscirà a stupirmi la terza stagione?
Voto seconda stagione: 7 e mezzo
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Titolo: Pretty Little Liars
Genere: thriller, teen drama, giallo
Lingua originale: inglese
Stagione: 6
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Sei stagioni di Pretty Little Liars, 140 puntate e siamo ancora a Rosewood, il luogo dove tutto ha avuto inizio. Passano gli anni - ben cinque dalla conclusione della quinta stagione - ma niente sembra essere cambiato. Certo, le quattro liars sono cresciute. Alcune hanno intrapreso una carriera di successi, altre sono alle prese con nuovi piccoli, grandi problemi. Nonostante questo, la sesta stagione di una delle serie più seguite di sempre non è cambiata di una sola virgola. Tutto sembra congelato, incapace di rianimarsi e dare vita a nuovi interessanti e coinvolgenti intrecci. Questo è evidente soprattutto nella seconda parte della stagione, piena di lacune, momenti assurdi ma assurdi in maniera fastidiosa non divertente. La season finale non è male ma non basta a salvare l'ultima disastrosa decina di episodi. Eppure qualche ingrediente appetitoso nella 6a c'era: nuovi legami, personaggi cresciuti, svolte inaspettate.. Il tutto purtroppo è stato in seguito dosato male. La perfida mela Marlene King si è concentrata troppo sugli aspetti sentimentali, perdendo completamente per strada il filo conduttore. Sì, ci sono ancora i momenti che fanno sorridere e pensare che un briciolo di speranza poi tutto muore miseramente nel momento in cui vengono inquadrati personaggi come Emily, personificazione dell'inutilità da tempo immemore e qui ancora più inesistente. Che occasione sprecata!
La settima stagione sarà l'ultima? Lo spero!
Voto sesta stagione: 5

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