Buonasera appassionati cinefili di Stories.!
Ogni anno gli Oscar arrivano puntuali e, come sempre, si cade nella trappola. No, quest'anno vado a dormire e metto la sveglia alle 2:30 così guardo giusto un paio di premiazioni. E invece alle 22:30 siamo tutti lì, davanti al televisore di casa, a seguire per filo e per segno non solo cerimonia, non solo il red carpet, anche la presentazione dei film in gara con qualche commento prima dell'arrivo delle star sul tappeto rosso. Si inizia così per finire alle 6 del mattino con occhi allucinati da gufo e qualche chilo in più dovuto a chili di pop corn, patatine, dolcetti accompagnati da fiumi di caffè e di thè. Sì, questa è stata la mia notte degli Oscar.

Purtroppo per questa edizione degli Academy Awards non era in corsa alcuna pellicola italiana per la categoria miglior film straniero. Penso, tuttavia, che la maggior parte del popolo cinefilo - e non solo! - tricolore si sia sentita comunque orgogliosa di essere tale quando uno dei più importanti e famosi compositori italiani ha alzato al cielo la sua statuetta. Ennio Morricone, dopo 4 candidature e mezzo secolo di esperienza, ha conquistato il premio Oscar per la migliore colonna sonora grazie alle stupende composizioni realizzate per The Hateful Eight di Quentin Tarantino.

L'attesa della lunga e scintillante notte dei premi è stata segnata dalla dura polemica #OscarSoWhite alimentata da dichiarazioni di personaggi come Spike Lee, Jada Pinkett Smith e Will Smith. Chris Rock, presentatore della 88esima edizione degli Oscar, non ha risparmiato frecciatine nei confronti soprattutto del protagonista di Concussion, a detta di molti, uno dei grandi esclusi nelle categorie di recitazione. Il monologo di apertura del comico statunitense ha giustamente fatto riferimento ad importanti questioni come parità di opportunità, citando anche la prospettiva di creare un'unica categoria per protagonisti e non senza differenziare attori da attrici. Tutto questo sembrava promettere bene. Purtroppo il resto della serata si è rivelato, per quanto riguarda la conduzione, noioso ed estremamente ripetitivo al punto tale da risultare irritante. Peccato, un'ottima occasione sprecata.

Basta polemiche, basta lamentele. E' il momento di dare libero sfogo a pensieri, impressioni, piccole soddisfazioni e qualche delusione. La corsa ai premi è stata divisa nettamente in due. Il confine tra riconoscimenti tecnici e non è stato ancora più marcato. I due film con più candidature hanno, di conseguenza, avuto un destino differente, molto. Revenant e Mad Max: Fury Road erano i superfavoriti della vigilia, solo uno dei due, però, è riuscito a confermare pienamente le aspettative. Sto parlando del pazzo, pazzo lavoro dell'arzillo George Miller che è riuscito a concretizzare ben 6 statuette (miglior montaggio, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro, miglior scenografia, migliori costumi, miglior trucco e acconciatura) e a conquistare, dopo poche decine di minuti di diretta, il titolo di film più titolato dell'edizione.

Una diversa sorte è toccata a
Revenant - Redivivo, partito con 12 candidature: si è dovuto 'accontentare' di tre premi (
miglior regista, miglior attore protagonista, migliore fotografia). L'ultima fatica di Alejandro G. Inarritu si è vista infatti soffiare da sotto il naso il titolo di
miglior film dell'anno, annunciato da un sorpreso Morgan Freeman e consegnato a
Spotlight, il film inchiesta di Tom McCarthy già premiato anche per la
migliore sceneggiatura originale.
La grande scommessa di Adam McKay ha invece guadagnato una luccicante e meritatissima statuetta per la
migliore sceneggiatura non originale superando l'agguerrita concorrenza di pellicole come
Sopravvissuto - The Martian e
Carol, entrambi rimasti miseramente a bocca asciutta nonostante le diverse candidature.
La notte degli Oscar 2016 nel bene o nel male, però, verrà sempre ricordata come la notte di Leonardo DiCaprio, l'eterno perdente di questa kermesse. L'amatissimo Leo è riuscito nell'impresa: ha portato a casa il suo primo premio come miglior attore protagonista per il suo faticosissimo ruolo in Revenant. Emozionato, ha regalato un importante discorso in cui ha ricordato la necessità di interessarsi all'ambiente e di proteggere il nostro pianeta. Impossibile non notare tra il pubblico il volto felicissimo di Kate Winslet.
Molto diverso, invece, il percorso di Brie Larson che con Room ha saputo stupire e convincere tutti. Era da circa vent'anni che un'outsider non saliva sull'Olimpo del cinema conquistando un Oscar come migliore attrice protagonista. Prima di salire sul palco, batte un cinque al giovanissimo collega Jacob Trembley, l'altro strepitoso protagonista della pellicola di Lenny Abrahamson.
Una delle più grandi sorprese è arrivata dalla categoria miglior attore non protagonista in cui, incredibilmente, Mark Rylance, il Rudolf Abel de Il Ponte delle Spie, è riuscito ad acciuffare la statuetta al posto del favoritissimo Sylvester Stallone. Una delle più belle premiazioni rimane però quella di Alicia Vikander per The Danish Girl come migliore attrice protagonista, un riconoscimento che senza dubbio incornicia un anno strepitoso.
Ho apprezzato moltissimo anche la piccola sorpresa nella categoria migliori effetti speciali, in cui il piccolo ed insospettabile Ex Machina è riuscito a farsi strada in mezzo a giganti come Star Wars: Il Risveglio della Forza - completamente ignorato dall'Academy - e Mad Max: Fury Road, premiatissimo nelle altre categorie tecniche.
I premi per il miglior film straniero e il miglior film d'animazione hanno invece rispettato i pronostici finendo tra le mani dell'ungherese Son of Saul ed il bellissimo Inside Out.
Che Oscar sarebbero senza un po' di red carpet? Chiaramente anche quest'anno le star sul tappeto rosso hanno combattuto duramente a colpo soprattutto di sbrilluccicanti applicazioni di ogni tipo. Chi ha avuto la meglio secondo Stories?
Top
Per me è no
Migliore 'coppia'
Premio simpatia
E ora i veri vincitori di questa edizione:
MIGLIOR FILM
Spotlight
MIGLIORE REGIA
Alejandro G. Inarritu -
Revenant
MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
Brie Larson - Room
MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA
Leonardo DiCaprio -
Revenant
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Alicia Vikander -
The Danish Girl
MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
Mark Rylance -
Il Ponte delle Spie
MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
Spotlight
MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
MIGLIOR DOCUMENTARIO
Amy
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO
A Girl in the River: the Price of Forgiveness
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Stutterer
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO D'ANIMAZIONE
Bear Story
Grazie per raccontato con tanta dovizia di particolari la notte degli Oscar che purtroppo io non ho visto, ma che mia mamma (uh, lei sì è rimasta sveglia, quando mai?) mi ha raccontato.
RispondiEliminaMeritatissimi (era ora!) gli Oscar a Leo e al mitico Ennio Morricone.
Che altro dire? Prevedo un futuro prossimo pieno di tanti nuovi bei film da vedere.
E' stata la notte di Leo ed Ennio, senza dubbio! Speriamo sia proprio un futuro di ottime pellicole :)
EliminaMa quanto sono carini Leo e Kate insieme*_*
RispondiEliminaSono troppo, troppo belli :D
EliminaConcordo con il tuo "per me è no", poi a me non è piaciuta neanche l'interpretazione dell'attrice in Carol >.<
RispondiEliminaInvece miglior coppia ci sta benissimo <3
Sono stata contenta delle premiazioni, stranamente, anche se mi dispiace per Fassbender, per me è stato davvero bravissimo.
Povero Fassbender! Si sapeva che questo Oscar sarebbe finito nelle mani di Leo :( Peccato perché, a mio parere e in Revenant, Leo non è stato così tanto strepitoso..
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