Titolo: I Delitti di Mangle Street
Titolo originale: The Mangle Street Murders
Autore: M. R. C. Kasasian
Data pubblicazione: 2013
Valutazione: 4/5
Pochi giorni fa, ho avuto il piacere di parlarvi dei Roaring Twenties,
un periodo affascinante ed attraente ben immaginato anche da Woody Allen
nel suo
Midnight in Paris.
Esistono personaggi
distanti nel tempo ed epoche lontane che si vorrebbero conoscere oppure
semplicemente visitare. Nostalgia, malinconia... chiamate come volete
questa diffusa sensazione.
In altri casi, invece,
accade il contrario. Si leggono libri e si guardano film ambientati in
città di altri tempi, tempi che, nonostante risultino interessanti,
poche persone desidererebbero vivere in prima persona. L'età vittoriana,
a mio parere, ne è un esempio. La seconda metà dell'Ottocento non
sempre riporta alla mente ricordi felici e positivi: decenni segnati da
problemi sociali come povertà dilagante, criminalità diffusa, Jack lo
Squartatore ed, infine, anche da Sherlock Holmes. La creatura nata dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle è figlia della sua epoca, lo stesso genere letterario che rappresenta non sarebbe probabilmente quello che conosciamo adesso senza l'esperienza del XIX secolo.
Si potrebbe, quindi, definire ambizioso il progetto di M.R.C. Kasasian che con
I delitti di Mangle Street - primo volume di una lunga serie - ha dato vita ad una nuova coppia di investigatori che si aggira per le strade di una cupa Londra vittoriana. Chi sono questi brillanti individui?
Sidney Grice, un geniale quanto arrogante detective personale - attenzione, non privato! - e March Middleton, una giovane determinata dalla mente fresca. Questo duo improbabile, scoppietante ma soprattutto imprevedibile dovrà risolvere un complicato caso, una morte che ha tutta l'aria di essere un fatale tentativo di rapina ma che nasconde qualcosa di più oscuro e sconvolgente.
Sfogliando le pagine di questo libro è inevitabile rimanere avvolti da un rassicurante e familiare profumo di tè, caratteristica che unisce Grice a molti altri celebri personaggi di gialli deduttivi come Holmes - il cui creatore viene omaggiato anche in uno dei capitoli finali del romanzo -, Hercule Poirot e Maigret. Comprendo quanto sia stato difficile per il protagonista reggere il confronto con i sopracitati giganti del genere. Kasasian ha saputo unire più caratteristiche stuzzicanti attribuendole non solo al 'detective della situazione' ma anche alla giovane aiutante che, nonostante il suo misterioso passato, si aggiudica tutto l'affetto del lettore.
Una lettura che, seppur segnata da pochi punti meno accattivanti, nel complesso risulta avvincente ed intrigante, sicuramente consigliata a tutti.
Attenzione, però: non pensate di affrontare un'avventura con i ritmi di Sherlock e Watson perchè rimarrete delusi.
Buona lettura!
-[
Fede
Sembra carino, ci farò un pensierino!
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