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"Licorice Pizza" di Paul Thomas Anderson

  Titolo: Licorice Pizza Un film di Paul Thomas Anderson con Alana Haim, Cooper Hoffman, Sean Penn, Tom Waits, Bradley Cooper, Benny Safdie, Maya Rudolph, Skyler Gisondo, John C. Reilly Genere: commedia, drammatico, sentimentale Durata:  133 min Anno:  2021 Voto: 5/5 ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ San Fernando Valley, 1973. Disarmata da dimostrazioni di inaspettata sicurezza e maturità da parte di un adolescente, l'annoiata assistente fotografa venticinquenne Alana Kane ( Alana Haim ) accetta - non senza riluttanza - di uscire a bere qualcosa con il divertito e divertente attore quindicenne Gary Valentine ( Cooper Hoffman ), suo insistente corteggiatore. Tra improbabili slanci imprenditoriali e bisticci per imprevisti e incomprensioni reciproche, l'insolita coppia si avventura per le strade pulsanti dell'immaginario californiano degli anni Settanta sempre in corsa contro il tempo, cercando di trovare il proprio percorso e scopo in un mondo sopra le righe. Ma sullo sfondo di eccentrici episodi d

"Selma - La strada per la libertà" di Ava DuVernay




Titolo: Selma - La strada per la libertà

Un film di Ava Duvernay con David Oyelowo, Tom Wilkinson, Tim Roth, Common, Carmen Ejogo, Lorraine Toussaint, Oprah Winfrey

Genere: drammatico, biografico

Durata: 128 min

Ambientazione: Stati Uniti

Anno: 2014

Valutazione: 3/5





Con questa recensione posso dire "missione compiuta!". L'anno scorso ho fatto una promessa: riuscire ad informarmi al meglio sui film candidati all'Oscar. Per la 87a edizione che avrà luogo questa notte sono riuscita a svolgere, quasi, tutti i compiti. Ho un'opinione su quasi tutti gli attori e le attrici candidati nelle quattro categorie ma, soprattutto, ho un'idea su ogni pellicola candidata al premio più prestigioso, quello al miglior film. Sì, sono riuscita a vederli tutti. Alcuni mi hanno emozionato, altri mi hanno deluso, pochi mi hanno affaticato, molti mi hanno insegnato qualcosa. Nella categoria più importante, infatti, ci sono ben 4 film biografici che hanno ritratto le vite di personaggi più o meno conosciuti in diversi ambiti umani. 


Tra questi  ultimi figura Selma, pellicola che narra le vicende legate alle marce nella cittadina dell'Alabama organizzate da Martin Luther King. Non si tratta quindi di un vero e proprio film sulla vita di quest'uomo. L'ultimo discusso lavoro di Ava DuVernay si concentra su alcuni episodi celebri e simbolici come le proteste non violente per il diritto di voto. Considerato come uno dei grandi esclusi di questa edizione degli Oscar, Selma è candidato come miglior film (categoria in cui ha ben poche probabilità di vittoria) e miglior canzone originale con Glory di John Legend e Common (vincitore quasi certo). Molti esponenti si sono espressi in merito alle grandi esclusioni subite da questo film. Tra i tanti anche Spike Lee, che ha reagito in maniera non proprio elegante. Ma tutta questa indignazione è giustificata?

E' proprio questo il fattore che mi ha convinto a guardare Selma. Ammetto, infatti, che non avevo buone sensazioni prima della visione. Pregiudizi? Forse qualcuno. Credevo si trattasse del solito film sulla storia afroamericana (vedi 12 Anni Schiavo e The Butler) e del solito film 'pesante' - credo abbiate capito cosa intendo. Ho dovuto ricredermi. Prima, però, vorrei spendere due parole - pochissime, lo giuro - sul dibattito "Oscar Snub". Negli ultimi giorni ho letto moltissimi articoli su siti web a tema in cui venivano snocciolate statistiche e aneddoti riguardanti la percentuale di attori e registi di colore candidati ad ogni edizione. In molti hanno addirittura accusato di razzismo l'Academy per le grandi assenze di Oyelowo (per il migliore attore) e della DuVernay (per la regia). Certo, entrambi avrebbero meritato una nomination per il loro lavoro molto più riuscito di altri candidati. Tuttavia, non credo che l'Academy, da sempre sorgente di decisioni poco condivise, possa essere accusata di razzismo. Gli Oscar 2014 vengono ricordati, infatti, anche per vittorie e candidature del calibro di Lupita Nyong'o, Steve McQueen e Barkhad Abdi. La logica dei premi Oscar è notoriamente contorta e può essere accusata di grossi scivoloni ma sicuramente non di razzismo. Ogni edizione ha la sua polemica: non lasciamoci influenzare da questo clima e godiamoci la scintillante atmosfera di uno dei giorni più magici dell'anno cinematografico.
Per quanto riguarda il film, condivido le opinioni di molti blogger in merito al grandissimo rischio corso da questa pellicola: cadere nel "documentario". Selma ha rischiato parecchio in diversi punti. Credo che il suo più grande difetto sia stato proprio la discontinuità, l'alternarsi di scene solenni e di grande impatto soprattutto visivo, a scene più riflessive e meno spettacolari e ad altre quasi didascaliche. Come previsto, viene dato molto spazio al grande protagonista David Oyelowo capace di scolpire, sequenza dopo sequenza, una personalità dalle mille (non cinquanta) sfumature. Fragilità, pregi, talenti, paure. Nessun grande personaggio storico ha una sola caratteristica: nessuno può essere stereotipato. Alcuni secondari sono interessanti, altri vengono poco approfonditi. Personaggi realmente esistiti non vengono descritti nella maniera più positiva: il presidente Johnson appare tentennante, incapace di prendere una scelta definitiva senza gesti estremi. Questa raffigurazione ha dato origine a non poche discussioni sulla fedeltà del film. La storia si ripete con ogni film a sfondo storico: niente di nuovo.

Ho apprezzato questo film sopratutto per la seconda parte. Inizialmente non mi ha colpito molto per la sua 'lentezza': questo giustifica il mio voto non altissimo e la mia recensione poco entusiasta. Nonostante questo, consiglio Selma anche a coloro che potrebbero escluderlo a priori. Anch'io, in un'altra occasione, probabilmente non avrei mai valutato la possibilità di questa visione. Mi sono ricreduta e spero lo possiate fare anche voi. 
David Oyelowo si meritava una candidatura molto più di un Cooper che negli ultimi anni è diventato un posto fisso nella rosa dei nominati. Non posso dire lo stesso di Carrel poichè non ho ancora il coraggio di vederlo in Foxcatcher. Nella strategia degli Oscar, però, il nome di Steve è giustificabile in quanto appartenente alla categoria "attore-da-commedia-che-si-rivela-in-ruoli-seri". Si vedrà!
E... Glory non ha rivali quest'anno!

Buona visione!

-[ Fede

Trailer:



Miglior canzone originale


Commenti

  1. Mi aspettavo di più da questo film, devo essere onesta.
    Anche io ho visto tutti i film candidati, e come forse saprai stanotte tifo spudoratamente La teoria del tutto e Eddie Redmayne.
    Invece, volevo dirti che ieri sera ho visto Whiplash e sono rimasta sconvolta. Stava per ribaltare tutte le mie preferenze. E' stato meraviglioso, quindi è il mio secondo in classifica!!
    Per quando riguarda Glory, è un brano davvero bellissimo ma io è da mesi che ascolto senza sosta Lost stars e tiferò per quella :)
    Buona notte degli Oscar :*

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    Risposte
    1. Ciao! :)
      Whiplash... beh, è Whiplash: bellissimo e sorprendente!
      Buoni Oscar anche a te ^^

      Elimina

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