Titolo: I Newyorkesi
Titolo originale: The New Yorkers
Autore: Cathleen Schine
Anno pubblicazione: 2008
Valutazione: 2,5/5
E' stata una grandissima fatica, ma ce l'ho fatta: ho terminato la lettura di I Newyorkesi. Da più di un mese questo libro alloggia sul mio comodino senza speranze. Da oggi non più poichè tornerà piacevolmente al suo riservatissimo posto in libreria. Un po' mi dispiace, un po' mi sento sollevata per questa conclusione. E' stata una lettura faticosa, difficile e scostante. Non è stato un libro mattone (ha poco meno di trecento pagine), non è stata una lettura obbligata. E' stata una mia scelta quella di recuperare questo romanzo che, dalla trama, mi incuriosiva. Dopo aver letto moltissime recensioni e commenti entusiasti - ed è un eufemismo! - su Anobii e Goodreads, ho pensato che si potesse trattare di un ottimo romanzo, fresco, divertente e - come promesso da questi ingannevoli recensori - ironico.
Leggo il titolo e penso Facile, questo è l'ennesimo libro sulla vita scintillante di New York. Vi sfido: trovatemi qualcuno che non viene attratto dal nome della Grande Mela, di una delle metropoli più affascinanti e controverse del pianeta.
Guardo la copertina. Paesaggio innevato e coppia adulta felice in primo piano circondata tuttavia da un alone che sembra suggerire che il contenuto non è un semplice - si fa per dire, Sophie - chick-lit o un romanzo romantico.
Ma signori, chi direbbe, guardando solamente la copertina, che
i veri protagonisti di questo libro sono degli animali, o meglio, gli animali domestici per eccellenza: i cani? Ne vedete qualcuno in copertina? Io no. Okay, sono un po' miope ma nemmeno Sherlock Holmes con una lente d'ingrandimento professionale riuscirebbe a trovare uno dei simpatici cuccioli che popolano questa storia. Il mistero per questa scelta 'estetica' rimane ma, si sa: mai giudicare un libro dalla copertina.

Sfoglio il primo capitolo. Le pagine iniziali sono convincenti. Presentano i personaggi principali ed i loro fidati amici quattrozampe: Jodie e Beatrice, Polly, George e Howdy insieme a Everett, Jamie, Doris e molti altri. Se il buon libro si vede dall'incipit.. Beh, onestamente si poteva fare di meglio!
La lettura parte con interesse ma non è ciò che si può definire con la parola entusiasmante. Entusiasmante significa inizio scoppiettante, entusiasmante è il crescendo de Io sono il messaggero, entusiasmante è quel gioiellino di Whiplash. Questa partenza di sicuro no.
Tuttavia, non mi lascio abbattere e procedo con la speranza che il livello rimanga questo o che migliori. Fede, sei troppo buona: meglio fare previsioni in negativo. Il ritmo è lento, noioso, quasi angosciante. Sembra che gli stessi personaggi si limitino a gironzolare per il quartiere con i loro cagnolini senza uno scopo preciso. Ma, quindi, perchè continuare? Perchè continuare con una lettura straziante? Qualcosa in questo intricato ed un po' confuso intreccio di storie personali, problemi, caratteri, delusioni ed aspettative, mi incuriosiva. Non potevo abbandonare tutto se rimaneva anche una debole lucina.
Ho deciso bene. La parte finale è stata un'illuminazione. In volata, la Schine è riuscita a recuperare l'impossibile, a catturare un lettore che si aggirava disorientato per i capitoli di questo libro. Purtroppo la mia valutazione non si basa solamente sulla conclusione, ma sull'intero libro. Considerando tutto, la mia valutazione non è sufficiente, ma nemmeno insufficiente. Può piacere come può irritare. Con un bel 2,5 d'equilibrio, spetta a voi decidere se ne vale la pena oppure no.
Buona lettura :)
-[
Fede
Sì alcuni libri sono proprio ingannevoli...ciao Maria
RispondiEliminala curiosità che questo libro mi aveva suscitata è completamente sfumata!
RispondiElimina>.< odio i ritmi lenti, grazie per la tua recensione :)