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"Licorice Pizza" di Paul Thomas Anderson

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Assassinio sull'Orient-Express - Agatha Christie


Titolo: Assassinio sull'Orient Express
Titolo originale: Murder on the Orient Express
Autore: Agatha Christie
Anno pubblicazione: 1934
Valutazione: 4/5


"C'è lo spunto di un romanzo qui. Persone di diverse classi sociali, diverse nazionalità e diversa condizione, che per tre giorni, estranee fra loro, devono stare raggruppate insieme. Mangiare e dormire sotto lo stesso tetto, per così dire, senza potersi allontanare troppo l'una dall'altra. E dopo tre giorni si separeranno, ognuno andrà per la sua strada e non si rivedranno più, probabilmente."

Da questo libro è stato tratto l'omonimo film di Sidney Lumet del 1974 [Recensione]

Con questa pietra miliare della letteratura gialla continua la mia collezione firmata Agatha Christie. Da molto volevo leggere questo libro. Anobii, goodreads e molti blog lo venerano e lo adorano come un vero capolavoro e, si sa, quando si affronta una lettura con tali premesse, il rischio è di rimanere delusi dal romanzo. Fortunatamente questo non è accaduto con Assassinio sull'Orient Express: mi ha coinvolto sin dalla prima pagina a tal punto che, a volte, credevo di essere al fianco di Hercule Poirot per cercare di risolvere un enigmatico omicidio.

Il vagone di prima classe del celebre treno che unisce l'Oriente all'Occidente, Istanbul/Costantinopoli a Parigi, viene scosso dalla terribile morte del misterioso signor Ratchett, un uomo circondato da un'atmosfera inquietante. L'omicidio è stato compiuto a metà del viaggio, quando l'Orient Express è rimasta bloccato a causa delle terribili condizioni atmosferiche. Ad indagare su questo strano quanto sinistro avvenimento viene chiamato Poirot che, grazie ad alcune conoscenze, si trova sullo stesso treno. Gli indizi ritrovati, un curapipe ed un fazzoletto ricamato, sembra indicare due possibili colpevoli: un uomo ed una donna. La situazione, inoltre, suggerisce che l'assassino o gli assassini si trovano necessariamente sul vagone, una sorta di camera chiusa. A complicare lo svolgimento delle indagini vi è anche l'identità della vittima che nasconde un oscuro e tetro passato.

I personaggi, i dodici viaggiatori ed il conduttore, sono molto ben sviluppati ed approfonditi: ognuno viene spesso associato ad un aggettivo oppure ad un oggetto che ne suggerisce il carattere ed il temperamento. Paradossalmente tutti i presenti sull'Orient Express sono, però, uniti da caratteristiche comuni. Una di queste, la più evidente, è certamente la presunta innocenza: nessuno all'apparenza potrebbe essere un potenziale assassino. Solo scavando in profondità, nel passato delle persone, Poirot saprà risolvere il mistero.
Il vero protagonista è senza ombra di dubbio l'investigatore belga che mette in mostra, più che mai, le sue straordinarie abilità logiche. L'intera narrazione scorre fluida grazie ai suoi chiari ragionamenti che,ad un  occhio estraneo risulterebbero unicamente come tentativi fortunati.

Per molti aspetti, Assassinio sull'Orient Express è legato tramite un sottile filo conduttore al celebre Dieci Piccoli Indiani anche se inizialmente non potrebbero essere più diversi. Non si tratta di una questione di personaggi o di ambientazione bensì di struttura. Entrambi considerano gli avvenimenti di un luogo sperduto o isolato, un limbo in cui la legge conosciuta non può arrivare. Nel primo caso si tratta di un vagone di un treno bloccato, in bilico tra Est ed Ovest. Nel secondo, invece, vi è un isola lontana dalla comunità e dalla civiltà. Queste situazioni vengono poi ovviamente sviluppate secondo criteri differenti.

In conclusione, ho apprezzato molto questo romanzo tanto desiderato. Tuttavia mi ha lasciato molto spiazzata sul finale tanto da chiedermi, sfogliata l'ultima pagina, se mi fosse realmente piaciuto oppure no. Solo dopo una lunga riflessione ho saputo formulare un giudizio consapevole. Questo non mi accade spesso e mi ha sorpreso molto.

Un'ottima lettura che saprà sicuramente sorprendervi ;)

-[ Fede

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