Titolo: Marina Bellezza
Autore: Silvia Avallone
Anno pubblicazione: 2013
Valutazione: 4/5
Marina, Marina Bellezza. Un nome destinato a rimanere impresso nella mente. Un volto splendido, bellissimo, capace di conquistare anche il più duro dei cuori. Una ragazza in cerca del proprio riscatto, del successo. Una giovane ambiziosa in cerca di se stessa. Per raggiungere il proprio obiettivo è disposta a tutto, anche a rinunciare alle sue stesse origini, alle sue radici. Marina vuole riscattarsi.
Andrea Caucino, secondogenito di un severo ex-sindaco del biellese e di una donna incapace di opporsi al marito. I suoi anni migliori sono stati oscurati dai continui successi del fratello Ermanno, ottimo studente che ha ottenuto un prestigioso lavoro negli Stati Uniti, tanto sognati durante l'infanzia. Cosa rimane, quindi, ad Andrea? Sola la sua terra, la valle Cervo. Nonostante tutto questo, però, il ragazzo nutre dei sogni e dei piccoli desideri.
Le vite di questi due personaggi si intrecciano, si sfiorano per poi scontrarsi violentemente. Due caratteri diversi da cui derivano differenti modi di manifestare i propri sentimenti e di raggiungere i propri obiettivi. Marina sogna le sfavillanti e spietate luci dello spettacolo mentre Andrea vuole pensare al futuro riavvicinandosi al passato, alla cascina del nonno tanto amato. Il loro amore sarà abbastanza forte da riuscire a tenerli uniti?
Solitamente non leggo libri di questo genere. Mi correggo: ultimamente non leggo molti romanzi di autori italiani. Certo, conosco Silvia Avallone e lo straordinario successo del suo primo lavoro, Acciaio. In passato, però, non ho mai sentito il bisogno di avventurarmi tra le pagine di questa autrice biellese. La trama del suo secondo romanzo Marina Bellezza mi ha, tuttavia, incuriosito. I personaggi mi sembrarono inizialmente molto vicini a tematiche attuali che riguardano tutti i giovani della mia età.
Ciò che è più evidente in questa lettura è, infatti, l'idea di costruire un futuro, di renderlo migliore passo dopo passo con impegno e dedizione. Si contrappone, infatti, la visione quasi utopistica di Andrea - ripartire da zero senza nessun aiuto - a quella più allettante di Marina che, partecipando ad un talent show, cerca la chiave per accedere ad un mondo sempre visto da lontano ma che, nonostante sia scintillante, è chiaramente preconfezionato e idealizzato.
Ho trovato geniale il continuo confronto tra la provincia di Biella ed il west Americano: terre oscure, quasi selvagge distanti migliaia di chilometri ma che tuttavia non sono così diverse. Il sogno americano sembra, così, quasi perdere significato, morire.
Nei post precedenti vi ho parlato del Teatro sull'Acqua, manifestazione a cui ho partecipato attivamente per il quarto anno consecutivo, prima edizione nei panni di socia.
Grazie a questo straordinario evento ho avuto la fortuna di conoscere anche Silvia Avallone che ritengo sia tra le penne più promettenti d'Italia. Con un po' di emozione, sono riuscita ad incontrarla, scambiando qualche parola. Una persona squisita oltre ad un'ottima scrittrice.
Lettura superconsigliata ;)
-[ Fede
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Che meravigliosa dedica ♥ E il libro sembra ancora meglio!
RispondiEliminaSisi, te lo consiglio *___*
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