Titolo originale: Man of Steel
Un film di Zack Snyder con Henry Cavill, Amy Adams, Micheal Shannon, Kevin Costner, Diane Lane, Lawrence Fishburne, Russel Crowe
Genere: azione, fantascienza, supereroi
Durata: 143 min
Ambientazione: Stati Uniti
Anno: 2013
Valutazione: 4/5
Superman non è mai stato il mio supereroe preferito. Guardare centomila volte i vecchi film con Christopher Reeve alla domenica pomeriggio non ha influito sui miei gusti, a quanto sembra. Probabilmente tutto questo è dovuto al fatto che io abbia sempre trovato assurdo il camuffamento di Clark Kent: un semplice paio di occhiali. Al limite dell'assurdo, non l'ho mai capito, giuro.
Inoltre ho odiato con tutto il cuore Superman Returns. Seriamente, a voi è piaciuto? Secondo me non aveva nè capo nè coda. Forse l'unico che si salvava era Lex Luthor, impersonato dal geniale Kevin Spacey, sempre perfetto in ogni ruolo. Questo film mi avevo decisamente deluso tanto da pensare di non dare più nessuna chance al supereroe dai mutandoni rossi.
Tuttavia sono ricaduta nella rete del signor Nolan. Eh sì, perchè nonostante alla regia di questo ultimo film intitolato vi sia Zack Snyder (regista di pellicole come 300 e L'Alba dei Morti Viventi), alla produzione vi è il britannico Christopher. Man of Steel, quindi, ai miei occhi si è presentato come un'occasione imperdibile.
Nei panni (molto attillati) di Superman questa volta c'è l'attore britannico Henry Cavill, alle prese con il perfido generale Zod (Michael Shannon), proveniente dal lontano, ed ormai scomparso, pianeta di Krypton. Quest'ultimo vuole avere un codice che era contenuto sulla navicella con cui il piccolo Clark giunse sulla terra inviato dal padre Jor-El (Russell Crowe).
In questo ultimo capitolo, di cui non voglio svelare troppo, il protagonista dovrà affrontare le sue paure, le sue preoccupazioni e i suoi dubbi dovuti ad un'intera infanzia vissuta in incognito. Con continui flashback e con l'aiuto della giovane giornalista Lois Lane (Amy Adams), Superman sceglierà il suo futuro.
Un film ottimo sotto ogni punto di vista. Una trama interessante ed un cast stellare (sono presenti, infatti, anche Kevin Costner e Diane Lane nei panni dei genitori del ragazzo) non solo hanno saputo soddisfare le aspettative, nel mio caso le hanno addirittura superate. Immancabile una splendida ed ideale colonna sonora firmata da un Hans Zimmer che, oltre a non deludere mai, ha ormai acquisito una certa dimestichezza con i supereroi.
Bisogna, però, evidenziare anche un aspetto che ho trovato non negativo bensì fastidioso. Quando ho sentito alcune parole del padre di Clark Kent, un Kevin Costner che cerca di sostenere il figlio in ogni difficoltà, ho avuto una reazione allergica che non saprei chiamare in altro modo: mi è sembrato, infatti, di sentire l'eco di "Da grandi poteri derivano grandi responsabilità" e non so quanto possa essere effettivamente positiva questa cosa.
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