Titolo: Facebook in the rain
Autore: Paola Mastrocola
Data pubblicazione: 2012
Voto: 2,5/5
“Come se le cose fossero vere solo perché le scrivevi su Facebook, stavano lì per la prima volta, nascevano nella magica bacheca e quindi di lì in poi esistevano.”
~ Trama ~
Evandra vive in un piccolo paese del Centro Italia dove fa la casalinga. Rimane vedova all'improvviso, e la sua vita si svuota. Ha una figlia lontana, amiche indaffarate. L'unica salvezza è andare al cimitero, trovarsi con le altre vedove a disporre i fiori per i propri cari. Ma la pioggia... La pioggia ha un ruolo determinante in questa storia. Di colpo Evandra scopre un mondo meraviglioso che fino ad allora le era del tutto ignoto: prende lezioni di Facebook e la sua vita cambia, si popola di personaggi un po' veri e un po' finti, buoni, cattivi, enigmatici, timidi. E tra questi, persino un innamorato...
Una moderna favola d'amore, ambientata in un'epoca, la nostra, dove il virtuale si confonde con il reale, ma dove anche s'incontrano quelle anime semplici, appartate e solitarie, che Paola Mastrocola sa far vivere con felice ironia.
~ Recensione ~
Il titolo di questo libro mi ha subito colpito. La parola Facebook, legata ad un fenomeno virtuale ormai epocale, ha sempre il suo 'fascino' quando viene letta su una copertina. Inoltre, Paola Mastrocola è una mia vecchia 'conoscenza' - se così si può chiamare ;) - nel campo delle mie letture.
Ovviamente, il vero 'protagonista' di questa storia è Facebook, una presenza confortevole che cambia completamente la vita di Evandra, ancora sconvolta dalla perdita del marito. Prima di scoprire l'azzurro social network, la vedova trascorreva intere giornate vicino alla tomba del marito, morto improvvisamente. L'unico familiare stretto che le rimane è la figlia che, però, vive a Roma, città in cui frequenta l'università.
La svolta avviene nel momento in cui la pioggia continua impedisce ad Evandra di andare al cimitero. La donna comprende che la sua giornata, in questo modo è vuota, realizza solo in questo momento che ha bisogno di qualcosa di nuovo: ecco, quindi che le viene suggerito l'uso di Facebook. Le notifiche e le richieste di amicizia iniziano gradualmente ad impegnare la donna che muove i primi passi nell'intricato web. Il rischio, però, è quello di rimanere intrappolati in questa rete.
Paola Mastrocola, con un occhio un po' critico, si avventura tra le connessioni più oscure di un fenomeno più che attuale. Forse è stata proprio questa indiscutibile visione negativa a non convincermi. Sì, la trama è accattivante, ma tutto risulta, dopo alcune pagine, così distante ed esagerato. Comprendo che Facebook possa diventare tanto ingombrante da impedire qualsiasi tipo di legame sociale.
Inoltre alcuni personaggi, come Gesualdo Spossato (meglio non parlare della scelta dei nomi), potevano essere, a mio parere, approfonditi.
“Il tardi o il presto sono cose che ci inventiamo noi, per stare male"
Una lettura che mi ha spiazzato.
-[ Fede
Carino questo libro, niente di pretenzioso. Ideale quando non si ha voglia di letture impegnative.
RispondiEliminaSì, è sicuramente una lettura scorrevole :)
EliminaCiao!! Ho taggato il tuo blog un post! :)
RispondiEliminahttp://nicholasedevelyneildiamanteguardiano.blogspot.it/2014/04/sfida-colpi-di-poesia.html
Oh, grazie mille :)
EliminaHo questo libro in ebook, ma non mi ha mai attirato tanto da iniziarne la lettura. E dalla tua recensione direi che non mi perdo poi molto...
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